C’è chi ritiene che le scie chimiche, le scie di condensazione che si vedono in cielo dietro gli aerei, siano pericolosi composti di agenti biologici o chimici, rilasciati nell’atmosfera attraverso speciali apparecchiature montate sui velivoli.
Di scie chimiche si inizia a parlare negli anni 1990, quando l’aeronautica militare statunitense viene accusata di rilasciare nell’atmosfera sostanze chimiche alteranti, per generare effetti sulla popolazione, sui raccolti, sul clima. Il tutto in nome di un controllo manipolato da un potere globale .
Una teoria del complotto che non ha mai trovato credito nell’ambito della comunità scientifica e scettico al riguardo è anche Marco Guarisco, pilota civile, consulente aeronautico e referente per Como del Centro Ufologico Nazionale italiano.
“Sono scettico, non così per partito preso – spiega Marco Guarisco – ma perchè allo stato attuale non c’è una minima prova della reale esistenza di questa “operazione”.
Tutti i video e le foto che ho visto fino ad oggi non sono altro che normalissime immagini di scie di condensazione tipiche degli aerei, o a volte dello scarico dei wc dei voli intercontinentali.
Dati e presunte analisi dei campioni raccolti sono stati palesemente falsati e anche inventati (compresi alcuni termini scientifici inesistenti…).
Le stesse analisi sono state eseguite da persone totalmente incompetenti. A portare avanti la questione “scie chimiche” sono personaggi discutibili e senza una minima competenza, specialmente nel settore aeronautico e meteorologico.
Solitamente viene detto che le scie di condensazione si formano in determinate condizioni atmosferiche, ma questi personaggi ignorano il fatto che l’aria è un fluido instabile e quindi le condizioni di formazione delle scie sono molto variabili.
Può accadere che le scie si formino a quote più basse rispetto alla norma e questo per le variazioni di temperatura e umidità dell’aria.
Queste persone ritengono non sia normale che in cielo si creino dei reticolati che negli anni addietro non si verificavano : questo si spiega semplicemente con il fatto che il traffico aereo è notevolmente aumentato e le rotte vengono continuamente aggiornate, modificate e ricreate, con il fatto che ci sono anche aerei in circuito d’attesa per l’atterraggio, ecc.
A volte le scie siano più persistenti del normale : è altresì facilmente spiegabile con il tasso di umidità nell’aria. Se l’aria è secca, la sua capacità di assorbire l’umidità è più elevata e quindi la scia scompare in pochi istanti, ma se l’aria è già ricca di umidità o satura non può più assorbire altra umidità. Ecco allora che le scie restano visibili e tendono ad allargarsi fino a creare uno strato di nubi alte, i cirri.
Il fenomeno deve essere ridimensionato di moltissimo, perchè oggi la gente è talmente ossessionata che pensa che qualunque cosa voli sopra le nostre teste sia velenoso.
Secondo i teorici del complotto delle scie chimiche, che generalmente si sono auto-proclamati ricercatori indipendenti ma che sono privi di competenze nel campo della meteorologia o dell’aviazione, le scie di condensazione si formerebbero solo a temperature inferiori a − 40°, a 8’000 metri di quota e con umidità relativa del 70%.
Sempre secondo le teorie dei complottisti, a essere irrorato nell’atmosfera sarebbe un presunto miscuglio di bario, alluminio, silicio e altre sostanze, il cui scopo sarebbe quello di creare una sorta di “sandwich” elettroconduttivo non meglio precisato, anche con presunte finalità di “controllo mentale”.
La motivazione più di frequente ipotizzata è quella del tentativo di operare modificazioni climatiche.
Vi sono poi altre ipotesi come presunti esperimenti governativi o militari, attacchi terroristici, operazioni di corporazioni private, tentativi di condizionamento psicologico tramite agenti psicoattivi, o addirittura il tentativo di frenare l’esplosione demografica mondiale, eliminando quattro miliardi di persone.
La mia opinione è che non ci sia nulla di velenoso lassù nel cielo ma ovviamente in mancanza di riscontri oggettivi pro o contro, bisogna per forza di cose tenere aperte tutte le ipotesi.
Ci sono certamente delle sperimentazioni come la tecnica detta cloud seeding (inseminazione delle nubi), che consiste nello spargere nuclei di condensazione nelle nubi per stimolare le precipitazioni piovose, tecnica che però ha sempre fornito scarsi effetti e che oggi viene quindi poco utilizzata.
Oppure esiste un’altra tecnica che serve a dissolvere le nubi tramite il rilascio di sostanze al di sopra dello strato di nuvole, ma comunque non hanno niente a che vedere con la panzana delle scie chimiche.”
di Emanuele Martinuzzi Approcciarsi a parlare del linguaggio è sempre in qualche modo entrare in…
Francesco Pontelli - Economista - 24 Febbraio Al di là delle solite e patetiche dichiarazioni…
L'unico articolo "evoliano" del blog Con calma e razionalità, oltre l'isteria. Un filosofo da ascoltare,…
Nel 1871, Massimiliano Pirihoda e Anna Stareat, si suicidarono per amore. Lui era arrivato in…
Ci siamo imbattuti per caso nel web in questo testo; l'abbiamo trovato interessante e l'abbiamo…
Nel cuore del XXI secolo, la tecnologia continua a superare i limiti imposti dalla natura,…
This website uses cookies.
View Comments
oltre al cloud seeding per far piovere, non ignoriamo questo brevetto che serve a combattere il riscaldamento globale: http://www.google.com/patents/US5003186 e sul sito WWF parlano di 100 miliardi di dollari (tassa co2 ?) per combattare il riscaldamento globale. Queste sono cose ufficiali.
il brevetto parla proprio di rilascio nell'atmosfera delle particelle citate dai complottisti per combattere il riscaldamento globale
Dunque... a parte la fertilizzazione di nubi.
Uno scenziato ha proposto di seminare nella stratosfera non so più quale composto dello zolfo per ridurre (intercettandola) l'energia che raggiunge il suolo e raffreddare un po' il pianeta.
Un'altra chicca sono gli USA che studiano come "curvare" i raggi del radar sotto l'orizzonte con l'utilizzo di una nube schermo composta da microparticelle metalliche (credo rodio).
Al congresso USA è stata introdotta una normativa che testimonia il riconoscimento ufficiale dell'esistenza e della fabbricazione di armi non comuni. Sotto il nome di Space preservation act del 2001 (H.R. 2977) è richiesta l'eliminazione delle armi nello spazio tra cui le seguenti: armi elettroniche, armi psicotroniche, sistemi ULF ad alta quota, armi elettromagnetiche, ad onde plasma, ultrasoniche, sistemi di armi laser, armi biologiche, ambientali, SCIE CHIMICHE.
Fonte: Decreto N. H. R. 2977 presentato alla Camera dei deputati USA il 2 ottobre 2001 dal rappresentante dei Democratici Dennis J. Kucinich. Nel 2002 il deputato presentò un'altra versione del decreto notevolmente ridotta.
Marco Guarisco, pilota civile:
"Secondo i teorici del complotto delle scie chimiche, che generalmente si sono auto-proclamati ricercatori indipendenti ma che sono privi di competenze nel campo della meteorologia o dell’aviazione, le scie di condensazione si formerebbero solo a temperature inferiori a − 40°, a 8’000 metri di quota e con umidità relativa del 70%".
Scie di condensazione: definizione
In inglese, il termine "contrails" indica l'abbreviazione di "condensation trail" ovvero "scia di condensazione".
Le scie di condensazione sono le scie rilasciate dagli aerei, formate dal vapore acqueo e gas di scarico immessi nell’atmosfera fredda dai motori caldi degli aerei. La loro formazione è legata a specifiche condizioni atmosferiche:
- Temperatura inferiore a -40 °C
- Umidità relativa non inferiore al 70%
- Quota di almeno 8000 metri.
Questi dati sono stati prelevati da alcune pubblicazioni di enti ufficiali quali: NASA (National Aeronautic and Space Administration), EPA (Environmental Protection Agency) e FAA (Federal Aviation Administration):
"Una scia di condensazione consiste fondamentalmente di vapore acqueo (immesso nell’atmosfera dagli scarichi caldi di un motore) in quantità sufficiente a saturare, una volta a contatto con l’aria fredda d’alta quota, e condensarsi momentaneamente in cristalli di ghiaccio o goccioline d’acqua. Di norma le scie di condensazione si formano soltanto dagli 8.000 metri in su, con temperature inferiori ai -40 °C ed umidità relative non inferiori al 70%. Le scie di condensazione si dissipano mediamente in una cinquantina di secondi, o al massimo qualche minuto."
"Le scie di condensazione sono composte da particelle di ghiaccio, visibili sotto i motori degli aerei, tipicamente alle quote di crociera nell’alta atmosfera."
(EPA)
"La stratosfera è caratterizzata dalla mancanza di umidità e da una temperatura costante di -55 °C, mentre la temperatura nella troposfera decresce di circa 2 °C ogni 1000 feet. Le scie di condensazione sono comuni nei più alti livelli della stratosfera. Queste strisce simili a nuvole, generate dal passaggio degli aerei che volano nell’aria fredda e umida, sono formate da vapore acqueo dei gas combusti immesso nell’atmosfera."
(FAA)
"Le scie di condensazione sono nuvole a forma di linee che sono prodotte dalle emissioni dei motori a reazione degli aerei. Questo processo di condensazione avviene tipicamente a quote di 8-12 Km al di sopra della superficie della Terra."
(NASA GLOBE)
"Le scie di condensazione sono delle nuvole di forma lineare prodotte a volte dagli scarichi dei motori degli aerei. La combinazione dell'alta umidità con le basse temperature, che esistono alle altitudini di crociera degli aerei, favoriscono la formazione delle scie di condensa. Le scie di condensa sono composte primariamente da acqua sotto forma di cristalli di ghiaccio e non sono pericolose per la salute umana."
(US Air Force)
"Secondo la NASA «le scie di condensazione si formano solo ad alta quota (generalmente al di sopra degli 8000 m), dove l'aria è estremamente fredda (meno di -40 °C)."
(Wikipedia)
S'COOL (N.A.S.A.): Observing Contrails
Where do contrails form?
Contrails are human-induced clouds that only form at very high altitudes (usually above 8 km - about 26,000 ft) where the air is extremely cold (less than -40°C). Because of this contrails form not when an airplane is taking off or landing, but while it is at cruise altitude. Thus, people who live under major air traffic routes, not those who live near major airports, are those who will see the most contrails. (However, some major airports are also under major air traffic routes, which can lead to confusion.) You can use an Appleman chart to predict contrail formation for your area. Of course, a contrail cannot form if no airplane passes through.
http://asd-www.larc.nasa.gov/SCOOL/contrails.html
cerca il video dell'ultima conferenza che abbiamo organizzato a Firenze, su scie chimiche e geoingegneria ...........guarda un po' che dice un generale della nato...........
o sei in malafede (sono convinto di questo ,ma tutti dobbiamo mangiare......)o tu non sai quello che dici,offendendo il lavoro di chi si batte anche per te e per i tuoi cari.
stammi bene.
stefano bisiacchi