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AET. Il PG Noseda chiede quattro anni di carcere per Reto Brunett

Mercoledì mattina alle Assise criminali di Lugano il PG John Noseda ha chiesto quattro anni di detenzione per l’ex direttore di AET Reto Brunett e tre anni per Roland Zimmerli.

Da martedì gli imputati sono a processo con l’accusa di infedeltà nella gestione pubblica, corruzione passiva e subordinatamente di truffa (Brunett) e di complicità e corruzione attiva (Zimmerli).
Noseda ha chiesto pene severe, perché l’Azienda elettrica ticinese è vitale per il cantone, più di Banca Stato e più dell’Ente ospedaliero cantonale : “E’ stata costituita quale ente di diritto pubblico, dunque le perdite per AET sono perdite per la collettività. Chi è a capo di AET è assimilabile a un’autorità pubblica.

Secondo John Noseda, Reto Brunett ha ingannato il Consiglio di amministrazione di AET sui contenuti del contratto d’acquisto della ZET Ag, l’azienda di Zimmerli. Soprattutto, ha taciuto il pagamento di due milioni di franchi, prima rata di una controversa valutazione da 4.6 milioni.
“Di quei due milioni – ha proseguito Noseda – 500’000 franchi sono rientrati nelle tasche di Brunett, quali restituzione di un vecchio prestito; costui li ha poi usati per pagare una casa acquistata a Minusio.”
La ZET Ag è stata definita una “piccola azienda di famiglia”, che a fine 2008 aveva una cifra d’affari da 950’000 franchi e un utile da 2’000 franchi.
A capo di questa azienda c’era Roland Zimmerli, prossimo alla pensione, che, in seguito all’acquisizione da parte di AET, si è visto raddoppiare lo stipendio.
Noseda ha commentato che “il venditore ha fatto un utile, mentre l’acquirente si è assunto un rischio”. E il rischio è diventato realtà otto mesi dopo la compravendita, quando la ZET Ag era fallita. Del fallimento Brunett non esita a incolpare l’AET, che non avrebbe pagato fatture per 600’000 franchi.
L’avvocato difensore di Zimmerli, Mario Postizzi, ha dichiarato: “Zet Ag ha onorato i suoi compiti per 35 anni; è vittima delle scelte di AET e il mio cliente ha deciso logicamente di depositare i bilanci”.

Martedì in aula si era tenuta un’accesa discussione sul reale valore della ZET Ag. L’importo di 4.6 milioni era accettabile, secondo il perito privato Thomas Berndt, mentre era un costo esorbitante a detta del perito interpellato dal Ministero pubblico, Orlando Nosetti. Secondo Nosetti il valore dell’azienda era di 2,8-3,8 milioni di franchi al massimo.

(Fonte : RSI.ch)

Redazione

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