All’indomani della caduta dei regimi del presidente egiziano Hosni Moubarak e del presidente tunisino Ben Ali, il Consiglio federale aveva annunciato l’intenzione di accrescere la cooperazione con i paesi dell’Africa del Nord.
Il progetto è stato avviato domenica, con la firma di un primo accordo con l’Egitto.
L’accordo riguarda la cooperazione tecnica e finanziaria e l’aiuto umanitario. La Confederazione prevede di consacrare circa 30 milioni di franchi ogni anno, sino al 2016, nell’ambito di questo programma.
L’accordo permetterà di accompagnare l’Egitto nel suo processo di riforme e di rinforzare le condizioni degli scambi economici tra i due paesi.
Esso riflette la volontà della Svizzera di contribuire alla trasformazione democratica in Egitto, fondata su uno Stato di diritto e sul rispetto dei diritti dell’uomo.
La futura cooperazione punta soprattutto a sostenere le riforme politiche e sociali, le gestione della migrazione, la protezione delle persone più vulnerabili e lo sviluppo economico del paese nord africano.
L’accordo è stato firmato al Cairo dall’ambasciatore svizzero Dominik Furgler e dal ministro egiziano della pianificazione e della cooperazione internazionale Ashraf El-Sayed El-Arabi.
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