Da giovedì 10 gennaio è ufficialmente fallita la TC Systems di Mendrisio, fino a poco tempo fa azienda leader in Ticino per le nuove tecnologie nell’informatica.

Diversi suoi ex collaboratori sono riusciti a trovare un collocamento in altre aziende informatiche, altri si sono indirizzati verso settori di occupazione totalmente diversi.
Chi non è riuscito a trovare un nuovo impiego è rimasto in ditta sino alla fine, ma si tratta di ben poche persone.
Per tutti loro, in ogni caso, vi sono ancora salari arretrati da ricevere, un buco che pesa notevolmente sul bilancio.

“Ieri alla TC Systems gli unici ad aggirarsi per gli uffici erano i funzionari dell’Ufficio di esecuzione e fallimenti di Mendrisio – scrive oggi La Regione – A rimanere in sospeso è il destino di chi attende ancora il salario e di chi vanta dei crediti. Categoria dalla quale potrebbero non essere esclusi neppure lo Stato e la Confederazione.
… Dichiarato il fallimento adesso la ditta è solo una pratica sul tavolo degli esecutori. Di lei, in effetti, resta traccia unicamente su internet.
L’intervento dell’Ufficio di esecuzione e fallimenti, del resto, è stato immediato: decreto alla mano, ci si è recati sul posto, si è chiusa l’attività e si sono licenziati gli ultimi dipendenti ancora al tavolo di lavoro. In tutto erano meno di una decina.

Come è possibile, però, che una azienda che ha visto, in verità, avvicendarsi vari presidenti, ma che dichiarava in ultima battuta al Registro di commercio un capitale di 10 milioni, sia fallita?
Ora, come ci conferma l’avvocato Andrea Carri, spetterà all’Ufficio di esecuzione e fallimenti ricostruire i motivi della disfatta e portare infine l’istanza in Pretura.”