Quando un capo di Stato particolarmente carismatico si ammala, lo scenario si assomiglia spesso, dalla dissimulazione della malattia sino ai funerali in pompa magna.
A volte il regime sopravvive al leader scomparso, a volte invece no. Cosa accadrà con Hugo Chàvez, il cui stato di salute sembra non permettergli di assicurare il suo nuovo mandato presidenziale?
Il quadro istituzionale del Venezuela è formalmente democratico e ha chiaramente definito le disposizioni da adottare nel caso in cui il presidente venisse a mancare. Ma da un altro lato c’è un leader carismatico, innalzato dal proprio partito al rango di grande personaggio di Stato e di capo unico, come accade nei regimi autoritari.
Hugo Chávez non è stato un dirigente eccezionale. Né un rivoluzionario radicale che avrebbe eliminato la proprietà privata e imposto un’economia di Stato centralizzata.
Però è riuscito a essere un bravo prestigiatore, la sua grande qualità è stato il far credere ai fedeli partigiani che il paese stava vivendo la sua rivoluzione e che stava dirigendosi verso un futuro migliore. Sarà la fine di questa illusione a lasciare il più grande vuoto.
(Fonte : El Naciònal.com)
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