Charles Crawford, ex ambasciatore britannico in Bosnia-Erzegovina, spiega perchè il paese non riesce ad uscire dalle tensioni tra le diverse comunità.
I combattimenti sono cessati dopo gli accordi di Dayton, nel dicembre 1995, ma la guerra non è mai finita.
Gli accordi avevano permesso la rielezione del presidente americano Bill Clinton senza però risolvere i problemi nel paese. Hanno dato troppo ai serbi e troppo poco ai bosniaci e ai croati, il che ha gettato benzina sul fuoco.
Del resto le istanze internazionali sono poco presenti, il paese è frustrato, l’economia barcolla e la corruzione dilaga. Il tutto impedisce alla Bosnia-Erzegovina di funzionare correttamente, malgrado il sostegno dell’Unione europea e di altri paesi.
Non credo ci si debba aspettare una nuova guerra, ma la situazione non migliorerà facilmente. Nessun leader internazionale vuole oggi essere esplicitamente associato alla Bosnia-Erzegovina, perchè il paese viene considerato senza speranza.
La popolazione è allo stremo, troppo abituata a contendersi una torta rinsecchita piuttosto che a cucinare un nuovo dolce. Prevale l’abitudine di aspettare che le situazioni si risolvano da sole.”
(Fonte : Metrofrance.com)
Attualità Immagine tratta da Pixabay Francesco Pontelli - Economista - 7 Aprile 2025 Il crollo delle…
Ecco una ricostruzione della vita di Anna Bolena dal 25 gennaio 1533, data delle sue…
Attualità de “lo stato commerciale chiuso” di Fabio Traverso | Il dibattito politico-economico internazionale è…
La traduzione di un manoscritto risalente agli anni tra il 220 e il 340 d.C.…
Pontida, 7 aprile 1167. Tra i monti silenziosi e i cieli gonfi di pioggia primaverile,…
Valeri Poliakov è uno dei più importanti astronauti e scienziati della storia dell'esplorazione spaziale, noto…
This website uses cookies.