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Pericolo tempeste solari 2012-2013. Le istituzioni restano indifferenti

Tempesta solare : anche detta tempesta geomagnetica consiste nel disturbo della magnetosfera terrestre causato dall’attività solare. Dura solitamente 1-2 giorni, in taluni casi anche di più.

Durante una tempesta solare, il Sole produce forti emissioni di materia dalla sua corona. Il forte vento solare che ne deriva, si scontra con il campo magnetico terrestre dalle 24 alle 36 ore dopo il prodursi del fenomeno..
Osservando l’attività del Sole, gli scienziati attendono le prossime forti tempeste solari per la primavera 2013.

Malgrado chi si azzardi a parlare di tempeste solari pericolose per la Terra venga guardato con derisione e sufficienza, la minaccia esiste. Scientificamente è stata provata. Ben pochi però se ne preoccupano e liquidano la faccenda come la solita mania apocalittica legata all’anno 2012.
Addirittura, le istituzioni non sembrano aver approntato un qualunque piano d’intervento. La questione viene semplicemente ignorata.

Il giornale italiano Il Tempo pubblicava, il 21 aprile 2009, l’articolo che segue :
“Tra circa tre anni la Terra potrebbe essere investita da una tempesta solare potentissima, in grado di distruggere le reti elettriche e di riportare il mondo, almeno per una ventina d’anni, all’età del Medio Evo.
Secondo quanto riporta il settimanale britannico New Scientist, un rapporto finanziato dalla NASA conclude che una tempesta solare potrebbe verificarsi a breve e avere gravi conseguenze per la società umana, totalmente dipendente dall’elettricità e dalla tecnologia.
“Ci stiamo avvicinando sempre più ad un possibile disastro – ha dichiarato Daniel Baker, esperto di meteorologia spaziale dell’università del Colorado e presidente della commissione che ha redatto il rapporto.

Secondo gli scienziati, in un anno di intensa attività del Sole, come si prevede potrà essere il 2012, potrebbero avvenire violente esplosioni della corona solare e la Terra potrebbe essere investita da un’ondata particolarmente violenta di vento solare.
A contatto con la magnetosfera terrestre, il vento solare potrebbe causare una perturbazione geomagnetica tale, secondo l’esperto, da far saltare le linee elettriche.
L’ultima volta che si era verificata una tempesta solare particolarmente violenta, nel 1859, una gigante aurora boreale aveva investito la Terra fino ai Tropici.
In California, un gruppo di minatori si era svegliato pensando fosse giorno ed invece erano le due del mattino.
Ma il mondo non era ancora così industrializzato e dipendente dalla tecnologia e, a parte alcuni danni alle linee del telegrafo, le conseguenze di quella tempesta, chiamata perturbazione di Carrington, non erano state particolarmente gravi.

Oggi invece le cose andrebbero in maniera molto diversa.
Telefoni cellulari e internet potrebbero avere problemi di collegamento, così come la radio e potrebbero esserci problemi di approvvigionamento elettrico e di acqua.
Senza elettricità le pompe di benzina non funzionerebbero così come le centrali nucleari e a carbone, e l’intero pianeta potrebbe trovarsi senza energia.
Gli esperti hanno calcolato che per far ripartire il sistema sarebbero necessari almeno una ventina d’anni.”

Redazione

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  • Per discernere tra allarmismi ed una reale vulnerabilità:

    Il punto critico sono le sottocentrali di trasformazione terminali naturali di tutte le linee (dalla produzione e verso i consumi). Si vedono ovunque e ce ne sono due o tre dozzine solo in Ticino.
    Sono i "nodi" sulla mappa)
    Infatti, inevitabilmente, in ogni conduttore immerso in un campo magnetico in rapida variazione si generano delle correnti indotte (e parassite). Se questa variazione avviene su un conduttore molto lungo (tipo le linee elettriche) la corrente indotta è talmente forte da fare saltare i trasformatori ai suoi capi. Anche a staccarli preventivamente non è garantita la sopravvivenza di trasformatori e linee.
    Ora, i grandi trasformatori ed i necessari isolatori non crescono mica sugli alberi, ma sono invece dei pezzi che necessitano un lungo tempo di produzione. Si calcola che la capacità produttiva (mondiale!) attuale di sottocentrali chiavi in mano sia di 100 all'anno.
    Ergo la distribuzione elettrica è totalmente vulnerabile rispetto ad eventi del genere. Ma, purtroppo, con essa anche altri importanti settori della nostra società, primo fra tutti la distribuzione (e la depurazione) dell'acqua potabile (laddove non avvenga per gravità) e lo smaltimento (e la depurazione) delle acque reflue.
    Una tempesta solare non potrebbe precipitarci nel medioevo, sarebbe un lusso dato che non abbiamo certo le capacità del comune plebeo medievale.
    Ci precipiterebbe in una nuova età della pietra (forse del legno, certo non di un metallo).

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