A Sondrio, in Valtellina, si è aperto il processo dell’imprenditore valtellinese Ezio Gatti e del cittadino moldavo Ruslan Cojocaru, accusati dell’omicidio, il 21 novembre 2010, dei coniugi Giampiero e Gabriella Ferrari di Brusio (Val Poschiavo).
Al processo saranno chiamate a testimoniare 47 persone (inizialmente erano un centinaio, poi sia l’accusa che la difesa hanno accettato di ridurre il numero).
In aula l’accusa è rappresentata dal procuratore capo Fabio Napoleone e dal sostituto Luisa Russo.
A difendere Ezio Gatti (nella foto) è l’avvocato Carlo Taormina, mentre la legale di Cojocaru è l’avvocato Rossella Sclavi.
I due imputati devono rispondere di duplice omicidio premeditato e di detenzione e porto illegale di arma da sparo (va notato che le armi usate nel delitto non sono ancora state ritrovate).
Il procedimento è ancora alle prime battute. Mercoledì non si è ancora entrati nel vivo del processo. Giancarlo Gaetani, perito del Tribunale di Sondrio, è stato incaricato di trascrivere le intercettazioni presenti nel fascicolo.
Gaetani viene affiancato da un interprete per le intercettazioni telefoniche in lingua moldava, russa e romena.
L’accusa intende allegare al fascicolo documenti relativi ai rapporti commerciali tra le vittime, Ezio Gatti e il terzo uomo accusato dell’omicidio, Sergio Paganini, autotrasportatore di Campascio (in seguito ritenuto estraneo alla vicenda).
I due avvocati della difesa si sono riservati di analizzare questi documenti prima di prestare il consenso all’acquisizione o proporre eventuali obiezioni.
Si tornerà in aula il 12 dicembre, unicamente per risolvere questioni tecniche. La fase dibattimentale inizierà solo a gennaio.
(Fonte : Il Giorno.it)