Al lodevole Consiglio di Stato
INTERPELLANZA
BSI patrimonio da salvare
Come ben sappiamo il mondo bancario è enormemente sotto pressione e le prospettive sono tutt’altro che rosee. Innumerevoli posti di lavoro sono a rischio. Sulla piazza ticinese esistono realtà ben radicate, che oggi potrebbero essere minacciate, una su tutte la BSI, la Banca della Svizzera italiana. E’ bene ricordare come la BSI, non solo porti il nome del nostro paese, ma è anche la banca ticinese più” vecchia”, essendo nata a Lugano nel 1873. È pure un datore di lavoro di primaria importanza. Attualmente impiega 2000 persone di cui quasi mille a Lugano!
Ebbene già da qualche tempo l’istituto è “sul mercato” e le voci di possibili acquirenti sia svizzeri che esteri si susseguono.
Riteniamo necessario attivarsi immediatamente e fare tutto il possibile affinché la BSI rimanga in “mani ticinesi”. Non si tratta tanto di salvare un istituto storico, ma si tratta di difendere posti di lavoro e competenze nel nostro Cantone. Infatti, con ogni probabilità, un qualsiasi acquirente “non indigeno”, opererebbe una profonda ristrutturazione con perdite di competenze e altri tagli del personale; quindi altri ticinesi in disoccupazione e poi, magari, anche in assistenza. Gli esempi al riguardo sono molteplici.
Di fatto quindi c’è un patrimonio cantonale che deve essere salvato! Tanto più che la BSI è comunque un oggetto interessante, non certo un’azienda in rovina: lo scorso anno ha generato un utile lordo di 165 milioni di franchi e netto 60 milioni di franchi, che quest’anno potrebbe arrivare a 80. Ricordiamo pure che dispone di un patrimonio immobiliare di circa 300 milioni!
Da ultimo, facciamo rilevare, come i ricavi della BSI vengano generati quasi tutti nel nostro Paese. Infatti i ricavi (interessi e commissioni) provengono per l’80% dalla Svizzera. Stesso discorso per i patrimoni, e i collaboratori che sono in Svizzera nella misura del 75% !
Fatta questa doverosa premessa, chiediamo al Lodevole Consiglio di Stato:
• È cosciente del valore e dell’importanza strategica della BSI per il nostro Cantone?
• Si è attivato o intende attivarsi a salvaguardia dell’importanza strategica di BSI ? Per esempio sensibilizzando su questo tema l’azionista di BSI (Generali Assicurazioni di Trieste), il suo Consiglio di Amministrazione, la FINMA (Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari) e gli ambienti economici cantonali.
• Con che modalità e tempistica ? Ritiene che l’acquisizione della BSI sia un’operazione interessante sotto il profilo finanziario, dell’ economia ticinese e della sua piazza finanziaria, e del mantenimento e sviluppo di competenze nel nostro Cantone ? Ha valutato l’ipotesi di finanziare l’acquisto della BSI emettendo un prestito obbligazionario, considerato l’attuale bassissimo costo del denaro ?
• Intende coinvolgere la Banca dello Stato, i Comuni, le Casse pensioni e altri Enti pubblici nell’operazione ? Con che modalità e tempistica ?
Attilio Bignasca
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