Un poliziotto tunisino e quattro cittadini libici sono stati arrestati a Zarzis, mentre preparavano il rapimento di un giovane ebreo, per l’ottenimento di un riscatto.
La comunità ebraica in Tunisia ha chiesto domenica la protezione dell’esercito, dopo l’arresto di quattro libici e di un poliziotto tunisino che preparavano il rapimento di un giovane ebreo a Zarzis, nel sud del paese, per chiedere poi un riscatto, ha dichiarato Perez Trabelsi, presidente della comunità ebraica a Djerba.
La comunità ebraica in Tunisia si è ridotta oggi a 1’500 persone, contro le circa 100’000 persone che contava nel 1956, prima dell’indipendenza della Tunisia. Rimane comunque una delle comunità più importanti dei paesi arabi.
Una comunità preoccupata anche dall’escalation del movimento salafista nella vita politica e sociale del paese.
L’11 aprile scorso un tunisino aveva fatto esplodere un camion cisterna davanti alla sinagoga di Ghriba, a Djerba, il più antico edificio del culto ebraico del continente africano.
21 persone erano rimaste uccise : 14 turisti tedeschi, cinque tunisini e due francesi.
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