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Il Piemonte è tecnicamente fallito, con un buco nel settore della Sanità di oltre 900 milioni di euro, a fronte di un debito complessivo di 10 miliardi di euro.

Un default a detta di molti inatteso ma che l’assessore alla Sanità Paolo Monferino ha confermato con parole chiare : “La Regione è tecnicamente fallita, tutti devono capirlo e trarne le conseguenze.”
I 900 milioni, si legge sul quotidiano La Stampa, sono “Soldi che le Asl hanno speso negli anni contando su trasferimenti regionali non presenti nel bilancio dell’ente – spiega il capogruppo del Pd Aldo Reschigna – Per questo, ancora oggi, li considerano crediti esigibili.”
“Parliamo del biennio 2008-2009 – precisa Giovanna Quaglia, assessore al Bilancio – In sintesi, si trattava di trasferimenti previsti e poi cancellati per vari motivi dalla Regione ma mantenuti dalle Asl nei loro bilanci”.
Il che rimanderebbe a un deficit di comunicazione: come minimo. Non a caso, Monferino ha affidato a Deloitte & Touche il compito di incrociare i bilanci delle aziende sanitarie e della Regione per verificare eventuali disallineamenti. Il “report” sarà pronto a fine mese ma la cifra trapelata dalla commissione, rende la situazione.
… Monferino rimanda ad una crisi di liquidità che potrebbe mettere a rischio persino gli stipendi.
“La Regione versa alle Asl 640 milioni al mese in due tranche – aggiunge Reschigna – una al principio e l’altra alla fine del mese. Quella di fine settembre è stata girata solo mercoledì. Gli stipendi vanno garantiti, come il pagamento delle fatture per i farmaci. Tutti gli altri fornitori si vedono saldare il dovuto in tempi superiori a un anno.”