Giubiasco avrebbe finanziato in modo illegale il comitato promotore del progetto del semisvincolo di Bellinzona nord. Questo influirebbe dunque sul risultato – positivo – della votazione dello scorso 23 settembre.
A sostenerlo è Matteo Cheda, referendista contrario al progetto, che ha espresso dubbi sulla legalità dell’esito elettorale.
Nel comunicato diramato ai media, Cheda spiega che il Municipio di Giubiasco avrebbe finanziato con soldi pubblici la campagna pubblicitaria dei sostenitori del progetto.
Sarebbe dunque mancata un’informazione oggettiva. Questo fatto e l’esiguo scarto fra voti a favore e quelli contrari al semisvincolo, potrebbe portare – secondo Cheda – a una nuova votazione a livello cantonale.
Lo scorso 23 settembre, la realizzazione del semisvincolo era stata promossa dal 50.8% dei votanti, con uno scarto di soli 1394 voti dai contrari.
Il progetto era stato respinto a Lugano, Locarno e Mendrisio e accolto in 15 dei 17 comuni del Bellinzonese.
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