La mossa della Banca centrale europea, di fondi a basso costo per 3 anni, perde efficacia. Gli istituti spagnoli e italiani continuano a ridurre l’esposizione al debito sovrano dell’Eurozona.
L’impatto dell’ondata di fondi a basso costo dalla Banca centrale europea agli istituti bancari della Zona euro è praticamente sparito, scrive il portale d’informazione economica Wall Street Italia.com : “Le operazioni di rifinanziamento a lungo termine (il cosidetto Long Term Refinancing Operation), con cui è stata concessa liquidità per la durata di 3 anni e con un tasso di interesse agevolato dell’1% annuo, perdono efficacia.
Gli istituti spagnoli avrebbero rivisto al ribasso l’investimento sui bond europei per 2,9 miliardi di euro, dopo un calo di 7,6 miliardi di euro nel mese di luglio.
Nei 4 mesi fino a marzo la quota era aumentata di 77 miliardi. L’ammontare totale investito si attesta ora, a valore di mercato, sui 243,8 miliardi di euro.
Riguardo gli istituti italiani, la quota al momento è sui 341 miliardi di euro, rispetto ai 342,4 miliardi del mese precedente.
Calo mitigato dal maggiore valore dei titoli, considerando che le vendite nette sono state per 6,2 miliardi.”
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