“Lui arriverà lì, dove tanta emorragia abbiamo avuto…”
L’on. Giovanna Masoni Brenni, municipale PLR di Lugano, risponde a 5 domande di Ticinolive. La ringraziamo e le auguriamo tanta fortuna nella difficile battaglia dell’elezione 2013.
Ticinolive Lo schema sembrava sicuro.
— Al primo turno viene eliminato Morisoli.
— Al secondo Pini, incamerando il grosso dei voti di Morisoli, batte Cattaneo.
Ma Cattaneo ha vinto. Come mai?
Giovanna Masoni Brenni E’ stata una campagna corretta, ma i candidati hanno espresso poco le loro idee. Rocco Cattaneo lo ha fatto oggi, in modo diretto, autentico, chiaro, concreto e semplice. Ha detto quali sono i problemi e quali le opportunita’, partendo dalla vita concreta economica e sociale, da quello che noi tutti oggi, al di la’ delle ideologie, vediamo, viviamo sulla nostra pelle, nella societa’ civile. Non ha avuto paura di toccare anche temi e concetti controversi, quasi tabu’ all’interno del PLRT, ma importanti. Si e’ anche cosi’ mostrato indipendente quale è. E ci ha anche regalato emozioni vere, non retoriche. Insomma ha convinto e vinto per sostanza e interiorita’, non per retorica, malgrado un sistema di voto che, come lei dice, lo poteva penalizzarlo e malgrado non sia cresciuto nell’apparato del partito. Fortunatamente, a scrutinio segreto, il voto e’ piu’ libero.7
Quanto ha pesato in favore di Rocco Cattaneo il fatto che egli fosse il candidato indicato dalla sezione PLR di Lugano? Quanto ha pesato contro Nicola Pini la vicenda FoxTown?
GMB Penso che cosi’ come i liberali radicali di Lugano hanno apprezzato Cattaneo, liberali radicali di tutto il cantone lo abbiano apprezzato oggi e vogliano vedere con Rocco quella concretezza e autentica preoccupazione per i problemi del nostro cantone, dei nostri cittadini, e quella capacita’ di avere idee e progetti, cogliere le opportunità, costruire; veder superate quindi le logiche di schieramento anti e i veti contro che tanto hanno fatto male al nostro partito. Ma beninteso, con il sano e sacrosanto confronto e dibattito, che deve saper toccare anche temi tabù, e che non ha a che vedere e non va confuso con i personalismi. Ci vogliono persone, idee, progetti; bisogna costruire non demolire. L’appoggio di Lugano ha probabilmente contato perche’ oggi si e’ capito che Lugano appoggiava in Rocco tutto questo. Ma avrebbe anche potuto essere un appoggio a doppio taglio, in un partito fino a ieri, come detto, spesso dominato da veti e voti contro e anti.
La vicenda Fox Town e’ uno dei pochi temi, sentiti in questi anni di crisi, su cui i candidati si sono confrontati nella campagna. Un peso l’ha avuto, le risposte di Nicola non hanno convinto.
Il PLR del 22 settembre 2012 quanto è diverso dal PLR del 10 aprile 2011?
GMB Ha voglia di costruire, e’ piu’ aperto verso i veri problemi e le sfide del paese, e’ piu’ indipendente dall’establishment, meno ideologizzato, ha il cittadino al centro della sua preoccupazione. Piu’ liberale, nel senso piu’ ampio del termine, non partitico. Senza nulla togliere a Walter Gianora e alla sua squadra, che avevano ereditato una situazione difficile, ne’ agli altri due candidati oggi perdenti, che si sono battuti bene. Oggi penso che possiamo voltare pagina.
La presidenza Cattaneo saprà recuperare al partito quella parte di consenso di destra liberale che era andato perduto?
GMB Sara’ una presidenza completa, Rocco sara’ il presidente di tutti i liberali radicali, e spero proprio che riuscira’ ad arrivare finalmente anche li’, dove tanta emorragia abbiamo avuto, per l’atteggiamento di chiusura preconcetta dell’establishment o di alcuni.
Il partito ha superato il suo momento più critico e, sulla via del recupero, si avvia a riconquistare il primato?
GMB Se tutti lavoreranno e soprattutto se lasceranno lavorare Rocco e la sua squadra, sì. Ma ricordiamoci che il primato non e’ un fine, e’ un mezzo per avere piu’ forza nel portare avanti idee progetti e riforme in cui crediamo. Sono quelli che ci uniscono, ed e’ con quelli che la leadership e il primato seguono. Non viceversa.