Martedì 11 settembre, i deputati europei hanno adottato una risoluzione per incitare gli Stati membri dell’Unione europea a indagare sull’esistenza di prigioni o di strutture segrete sul loro territorio, dove persone avrebbero potuto essere state rinchiuse in virtù del programma segreto della CIA.
Come ci si attendeva, il testo è stato votato da una schiacciante maggioranza (568 voti a favore, 34 contrari e 77 astensioni) ma non è certo che avrà un impatto decisivo.
“Avrà soprattutto un valore morale – ha commentato Sylvie Guillaume, eurodeputata francese – Si tratta di ridare dinamismo alla manifestazione della verità, che avanza lentamente. Dimostrare che non dimentichiamo e che il dossier viene seguito regolarmente.”
Fra il 2001 e il 2005 un migliaio di aerei della CIA avrebbero sorvolato il territorio europeo. L’agenzia statunitense avrebbe fatto rinchiudere una ventina di persone, sospettate di terrorismo, in paesi europei, soprattutto in Polonia e in Romania.
Incaricata dal Parlamento europeo di redigere un rapporto, a fine luglio la deputata francese Helene Flautre ha presentato le sue conclusioni.
La risoluzione che ha presentato, e che oggi è stata votata dalla stragrande maggioranza del Parlamento europeo, insiste su diversi punti:
Molti Stati coinvolti dai voli segreti della CIA hanno contributo – con il loro atteggiamento di diniego – a intralciare l’inchiesta.
(cliccare per ingrandire)
La Romania deve aprire un’inchiesta indipendente sui siti segreti presunti di detenzione della CIA nel paese.
Nel dicembre 2011, diversi giornali tedeschi avevano scritto che una di queste prigioni si trovava a Bucarest, ma il governo rumeno aveva negato.
La Lituania deve riavviare la sua inchiesta tenuto conto di nuovi elementi su “i collegamenti aerei tra la Romania e la Lituania”.
Nel 2009 in Lituania erano stati scoperte due di queste prigioni. Un’indagine era stata avviata e poi abbandonata.
La Polonia deve proseguire l’inchiesta in corso e mostrare maggiore trasparenza. Di recente ha trasmesso diversi documenti alla Corte europea dei diritti dell’uomo, chiedendo però che rimanessero confidenziali.
I deputati europei chiedono anche ai governi di Finlandia, Danimarca, Portogallo, Italia, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Irlanda, Grecia, Cipro, Romania e Polonia di divulgare tutti i documenti sospetti legati alla CIA e al loro territorio.
(Fonte : Rue89.com)
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