Avrebbe un fidanzato di estrema destra la giovane canoista tedesca Nadia Drygalla che giovedì scorso ha dovuto lasciare in fretta e furia in villaggio olimpico dopo un drammatico colloquio con dirigenti della Federazione olimpica tedesca. Il fidanzato della ragazza sarebbe infatti un esponente di spicco del gruppo “Nationale Sozialisten” di Rostock, città natale di entrambi, e sarebbe stato notato a vari congressi dell’NPD, partito di tendenza neo-nazista.
Sono stati il presidente della Federazione Canottaggio Mario Woldt e il coordinatore della missione olimpica tedesca Michael Vesper a prendere la drastica decisione, dopo aver sottoposto la 23enne Nadia a un fitto e duro interrogatorio. La ragazza avrebbe dichiarato: “Non voglio diventare un peso per la spedizione olimpica tedesca, rientro in patria di mia spontanea volontà”.
Le cacciate dal villaggio olimpico in questi giorni canicolari si susseguonio a un ritmo spettacolare. Dopo la greca Voula Papachristou, che ce l’aveva con gli africani che pullulano in Grecia, e lo svizzero Michel Morganella, che voleva bruciare i vittoriosi sudcoreani, anche Jae Cheol Lee (sempre Corea del Sud), sorpreso ubriaco fradicio – si suppone al volante – ha dovuto fare rapidamente le valigie.
(Fonte: linkiesta)