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Deutsche Bank, Goldman Sachs, JP Morgan : centinaia di alti dirigenti lasciano le grandi banche

Da qualche mese le maggiori banche mondiali e i grandi gruppi industriali fanno fronte a un fenomeno insolito : una concentrazione di dimissioni dei dirigenti di alto livello.

Se i media ne parlano poco, sui vari blog e social forum invece il fenomeno fa discutere. Il 1. marzo 2012 su Facebook è stata aperta una pagina, in inglese, che aggiorna la lista di queste dimissioni eccellenti.
La pagina Global Mass Resignations informa che “è stata creata per dare informazioni aggiornate sulle crescenti dimissioni di alti funzionari della finanza globale, della politica e delle grandi aziende”.

Fra le centinaia di nomi riportati (solo per il colosso Goldman Sachs ve ne sono 236) eccone alcuni per il settore bancario, con la data delle dimissioni:

7.3.12 – head of Société Générale Private Banking Daniel Truchi
9.3.12 – BofA Merrill Lynch debt capital market banker Leonard Ng
9.3.12 – Deutsche Bank PWM, head of discretionary management, Kypros Charalambous
10.3.12 – Deutsche Bank director Johan Sudiman
12.3.12 – Lehman Brothers Holdings Inc. CEO Bryan Marsal
13.3.12 – JP Morgan, Asset Management European chief Jamie Broderick
14.3.12 – Goldman Sachs executive director Greg Smith
16.3.12 – CEO of the FSA (Financial Services Authority) Hector Sants
16.3.12 – Chief risk officer of Deutsche Bank Hugo Bänziger
19.3.12 – Julius Baer bank’s chairman Raymond Baer
19.3.12 – Deutsche Bank head of private wealth management Pierre de Weck
19.3.12 – Deutsche Bank asset management chief Kevin Parker
19.3.12 – Vice-chair of FINMA (Financial Market Supervisory Authority) Monica Mächler
26.3.12 – J.P. Morgan Asia chief Gaby Abdelnour
27.3.12 – JP Morgan joint manager Jane Lennard
2.4.12 – Raiffeisen Bank Austrian highest director Christian Konrad
2.4.12 – Goldman Sachs director John H. Bryan
2.4.12 – Goldman Sachs director Lois D. Juliber
3.4.12 – JP Morgan banker Ian Hannam
3.4.12 – Chairman Hugh Freedberg of NYSE Euronext’s Liffe

Nei siti web attenti a questo genere di eventi la notizia rimbalza e viene commentate con stupore o cinico realismo : perché queste improvvise partenze? Forse i banchieri vedono la mal parata della finanza a livello mondiale e preferiscono lasciare, per limitare le proprie perdite o evitare guai futuri?

Redazione

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  • "I topi che abbandonano la nave che affonda" non è mica solo una metafora è una realtà oggettiva.

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