L’esercito siriano ha radunato tra mercoledì e giovedì importanti dispiegamenti di truppe e carri armati attorno alla città di Aleppo, nell’imminenza di un’offensiva volta a riprendere il controllo della città. Lo ha confermato una fonte della sicurezza siriana.
“Le forze speciali governative – ha precisato la fonte – si sono radunate attorno ad Aleppo e sono state raggiunte da altre truppe, per una massiccia contro-offensiva, venerdì o al più tardi sabato. Lo scopo è liberare diversi quartieri dal controllo delle forze ribelli.”
Mentre la città viene circondata, i combattimenti proseguono nelle sue strade, con il solito tragico numero di morti e di feriti.
Oltre ai soldati del regime, ad Aleppo si stanno dirigendo anche molti convogli di ribelli armati, pronti a sostenere i loro compagni già presenti nella città.
Malgrado ieri siano state uccise 15 persone, durante la notte diverse manifestazioni hanno avuto luogo in città, per chiedere l’allontanamento del presidente Bachar al Assad.
Sul piano diplomatico, Damasco ha confermato le defezioni di tre diplomatici siriani di stanza a Cipro, negli Emirati Arabi e nel sultanato dell’Oman, minimizzandone l’importanza e accusando implicitamente il Qatar di incoraggiare queste diserzioni.
Da Washington il presidente Obama ha dichiarato che queste defezioni mostrano come i giorni del presidente al Assad siano contati.
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