È di circa 21mila miliardi di dollari il valore complessivo degli asset finanziari detenuti presso i paradisi fiscali di tutto il mondo.

A rivelare la cifra, relativa alla fine del 2010, è uno studio pubblicato dall’associazione Tax Justice Network, secondo cui tra le 10 banche che maggiormente gestiscono capitali offshore figurano UBS, Credit Suisse e il colosso bancario statunitense Goldman Sachs.

L’organizzazione non governativa ha precisato che la cifra di 21mila miliardi potrebbe essere sottostimata e il livello massimo potrebbe raggiungere i 32mila miliardi.
Ha poi aggiunto : “Si tratta di un vero e proprio buco nero dell’economia mondiale. Ancor più preoccupante in un questo periodo di grandi difficoltà finanziarie in tutto il mondo.”
Gli evasori fiscali provengono soprattutto da paesi emergenti o da paesi dove alla ricchezza di risorse naturali non corrispondono regimi democratici o dove le istituzioni nazionali sono corrotte oppure amministrate male.

Stando a questi dati, i più ricchi cittadini di 139 paesi in via di sviluppo avrebbero accumulato tra gli anni 1970 e il 2010 averi non dichiarati per un valore complessivo attorno ai 7,3 – 9,3 bilioni di dollari.
Il Tax Justice Network è un’organizzazione non statale che lotta a livello mondiale contro l’evasione fiscale.
Lo studio si basa su dati della Banca mondiale, del FMI, delle Nazioni Unite e delle Banche centrali. Vengono considerati soltanto mezzi finanziari, ovvero non rientrano nella valutazione altri beni come immobili, averi in oro o altri metalli preziosi, panfili e cavalli da corsa.