Il generale Omar Suleiman, capo dei servizi segreti egiziani durante la presidenza di Hosni Mubarak, è morto giovedì durante un intervento chirurgico al cuore, negli Stati Uniti. Aveva 77 anni.
Considerato uno fra gli uomini più potenti del Medio Oriente, sofisticato e capace di parlare un inglese perfetto, Suleiman era l’interlocutore preferito da Stati Uniti e Israele, era il loro canale privilegiato per giungere al presidente Mubarak.
Suleiman dirigeva i servizi segreti dal 1993 e il 29 gennaio 2011, nei giorni della rivolta contro il regime, era stato nominato vicepresidente.
I suoi detrattori lo consideravano l’uomo della CIA in Egitto, colui che dietro le quinte gestiva le direttive provenienti dal governo statunitense.
Il 6 aprile scorso aveva tentato di presentarsi alle elezioni presidenziali, ma non era riuscito a raccogliere il numero di firme necessario per depositare la candidatura.
Per lui questa era stata una grande umiliazione, dopo che in qualità di capo dei servizi segreti aveva avuto, in pratica, il potere assoluto su tutto l’Egitto.
l Canale di Panama è una delle opere ingegneristiche più imponenti e strategiche della storia.…
I capelli della mummia di una ragazzina rinvenuta in Sud America raccontano gli ultimi mesi…
Nel cuore del Canton Ticino, tra le dolci colline e i paesaggi verdeggianti, sorge la…
L'incidente di Chappaquiddick avvenne nella notte tra il 18 e il 19 luglio 1969 sull'isola…
di Liliane Tami Ezechiele, che visse la deportazione del Popolo d'Israele dopo alla terribile distruzione…
La Solennità dell'Annunciazione del Signore si celebra il 25 marzo, esattamente nove mesi prima del…
This website uses cookies.