Le speranze degli azzurri sono andate amaramente deluse nella finale del Campionato d’Europa, disputata a Kiev in Ucraina domenica 1° luglio. 4-0 il risultato inequivocabile della partita, ciò che stabilisce il record dello scarto più ampio in una finale di campionato internazionale e contemporaneamente della peggior sconfitta per la nazionale italiana.
Le “furie rosse” sono apparse nettamente superiori sin dall’inizio e si sono rapidamente portate in vantaggio con Silva, su colpo di testa, al 14°. Giunge al 41° il raddoppio ad opera del difensore Alba su passaggio di Xavi. Nella ripresa l’Italia tenta di recuperare ma non è che un fuoco di paglia. Dopo un infortunio di Motta, entrato in campo da soli 5 minuti, gli azzurri, avendo esaurito tutti i cambi, rimangono in dieci. Nel finale la Spagna dilaga: Torres al 84° e Mata all’88° fissano il risultato finale.
Una sconfitta umiliante per la nazionale italiana, contrapposta a una Spagna fortissima. Un campionato che prometteva grandi soddisfazioni e che era stato ben giocato si chiude nel peggiore dei modi.
Trionfali le cifre… televisive italiane. Alle ore 21.27 più di 23 milioni di spettatori erano incollati ai teleschermi, con uno share dell’85,52%.
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In questi giorni il blog è praticamente deserto.
E dire che ci sarebbe da scrivere!
Caro Jack,
certo che un bel 4 : 0 della Furia Roja, e la partita in sé stessa, a quanto sembra hanno fatto storia: mi sembra maggiore differenza reti in finale, tre massimi appuntamenti per le nazionali di calcio e forse altri record....
Non ho visto praticamente nessuna partita per intero, ma la Spagna è deliziosa da vedere attualmente (anche se tanti hanno da criticare il tiki-taka... a certi non va mai bene niente).
P.S. L'assenza di caroselli in zona residenziale mi ha rallegrato non poco :-D
Che dire?
Gli Italiani devono finalmente imparare ad accettare la sconfitta, nel calcio.
In altri campi sono abituati ... vedi Global Innovation Index :oops:
La sconfitta con onore dell’italica squadra mi ha soddisfatto.
Con sana ironia ho gufato stappando uno spumante Conte Cavour, il cui tappo con un discreto BLOPP si è unito al lieto brindisi, facendomi sorridere sotto baffi. Altro che un clakson!