Martedì 24 luglio si apre a Bellinzona il processo alla vedova di Arno Garatti, madre del 17enne che nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2011 trucidò il patrigno.
Davanti alla Corte delle Assise Criminali di Bellinzona, la vedova comparirà per rispondere dell’accusa di aver istigato il figlio a uccidere il patrigno. Un’accusa di istigazione in assassinio che la donna respinge.
A processo vi sarà anche Marco Paiva, il commerciante che aveva venduto al giovane l’ascia usata per fare a pezzi Garatti. Per lui l’accusa è di correità.
Il processo al giovane 17enne si terrà presso il Tribunale dei minorenni, si legge nell’edizione odierna del Corriere del Ticino : “Per ultimare l’inchiesta a suo carico manca il rapporto che spiega come il giovane reo confesso possa elaborare il fatto di sangue, nonché la relazione con la madre dopo il delitto e gli attriti che l’hanno preceduto e susseguito.
Inoltre, tempo fa, la difesa del 17enne serbo chiese dei chiarimenti sulla perizia autoptica. Una volta che questi due documenti saranno agli atti e se non ci saranno ulteriori richieste di complemento istruttorio, l’inchiesta potrebbe finalmente chiudersi. Poi dovrà essere fissata la data del dibattimento.”
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