Categories: Democrazia attiva

"Il DECS è proprietà privata del consigliere di Stato?" – di Sergio Morisoli

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

Dopo il maldestro tentativo di statalizzare anche la pausa di mezzogiorno (a Cadenazzo e a Cevio), ecco che il Consigliere di Stato capo del DECS, nonostante sia socialista, si dimentica di nuovo che la scuola pubblica (statale e privata) non è la sua.

L’ultimo tentativo senza discussione, senza coinvolgimento dei docenti, degli esperti, delle direzioni di sede e senza rispettare un minimo di iter democratico interno alla scuola statale e a quanto pare senza aver soppesato troppo i pro e i contro operativi, è quello di toccare la “vacca sacra” della griglia oraria della scuola media. Con piglio dirigista, degno di qualsiasi multinazionale, ha deciso di togliere 1/2 ora di inglese alla settimana delle 3 obbligatorie previste per la 3a media, e di utilizzare questo tempo per l’ora di classe.

Considerati i tentativi fatti e falliti da parte degli esperti di inglese e dei docenti di questa materia volti a rivedere questa decisione, inoltre tenuto conto che a quanto sembra:

– Il consigliere di Stato non ha ancora fornito loro una spiegazione valida su come mai la scelta è caduta sull’inglese
– La procedura seguita è contraria alla prassi usata, difatti non è stata fatta una consultazione finale con le parti coinvolte
– I tempi scelti dicono che la fase di consultazione con i direttori delle SM è stata gestita male in particolare tra loro, gli esperti e il dipartimento.

Vista la delicatezza della materia, la scuola media, e le forzature che si stanno promuovendo, a questo punto non può più essere interpellato solo il DECS ma l’intero Governo.

Chiedo quindi:

1) Sul metodo unilaterale con il quale il DECS procede con queste “riforme”, il Governo è anche questa volta consenziente?
2) Il Governo è d’accordo che una lingua, quale l’inglese, che piaccia o meno è diventata la lingua del mondo debba essere sacrificata alle medie in questo modo approssimativo e improvvisato?
3) Il Governo è convinto che alla scuola media il problema urgente sia aumentare il tempo per l’ora di classe e che per trovare questo tempo si tocchi una materia che invece dovrebbe essere non solo promossa ma anche ripensata vista la sua importanza?
4) Quale è il valore e il contenuto che il Governo vuole attribuire all’ora di classe? Dietro a questi tentativi si sta forse privilegiando la scuola delle competenze sociali (mense, ore di classe, doposcuola ecc..) a scapito delle competenze tecniche? Nonostante i dati PISA siano li a dimostrare le difficoltà della scuola ticinese.
5) Il Governo si rende conto che togliendo tempo all’inglese il programma dovrà essere fatto più velocemente e che a farne le spese saranno gli allievi meno forti?
6) Non pensa il Governo che dopo 40 anni dell’entrata in vigore della Legge sulla scuola media sia finalmente giunto il tempo di riaprire correttamente questo capitolo e che per farlo non possa lasciare questa delicata decisione solo alla volontà del capo del DECS e ai suoi tentativi sghembi?

Sergio Morisoli, AreaLiberale, 24 giugno 2012

Relatore

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  • 1. Di padreterni mi pare ce ne siano parecchi in giro. L'interrogazione, nella sua premessa, è formulata in maniera irriguardosa, direi quasi offensiva. Dimenticato il rispetto istituzionale ?
    2. Mi consta che la riduzione dell'ora d'inglese (sbagliata, a mio avviso), sia avvenuta dopo ampia consultazione dei direttori delle scuole medie, se non addirittura su loro richiesta.
    3. L'indirizzo che Morisoli :mrgreen: vorrebbe dare alla scuola pubblica è ben noto. Libero ovviamente di propagandare la bontà delle scuole cielline. Tuttavia, purtroppo per lui, il loro finanziamento è stato affossato dal popolo ticinese non molti anni fa. Deve farsene una ragione. :oops:

    • Morisoli, com'è d'obbligo per lui, gioca d'attacco. Deve.

      Quanto al pianista di palazzo delle Orsoline...
      ho una gran paura che con lui ritorni il Sessantotto
      (un mini-Sessantotto cantonale).

      Un'ora (o mezza?) in più di sconclusionato bla bla
      sociopsicospontaneizzante
      potrebbero anche giocare all'uovo marcio
      non sarebbe molto diverso.

      • 08:43.
        No, caro mio. Non deve, nella sua veste di deputato.
        Per dar sfogo alle sue paturnie ci sono altre vie. :mrgreen:

        • Andiamo, Piracanta, non ha fatto niente di male.
          Neanche da cartellino giallo.

          • Che il Nostro sia un emerito opportunista non si scopre certamente oggi.
            Nulla di male ? Mi sarebbe pisciuto vederlo a Berna ed usare questi toni. :lol: :lol: :lol:
            L'avrebbero accompagnato al primo treno per il Ticino. :lol: :lol:

          • Per adesso bisogna lasciarlo fare. Io lo sostengo ma
            - come gli ho detto più di una volta -
            l'ESITO dell'operazione è assai incerto.

            D'altra parte, per partire ci vuole entusiasmo
            e per continuare ci vuole tenacia.

            Per vincere, invece, bisogna che il volto di Dio
            apparendo oltre le nubi

            CI SORRIDA.

    • Nel passaggio di consegne al DECS
      mi preme sottolineare il ruolo
      del VETO espresso dal PLR.

      Si tratta di una voce oppure di una certezza?
      "Dica tutto, c'è stato quel veto?"
      "Non confermo e non smentisco".

      Sarà stato messo a verbale? Mi stupirebbe.

    • :oops: 08:41.
      Il rispetto ISTITUZIONALE è sempre dovuto e l'hai evocato proprio tu su questo portale non molto tempo fa.
      I puntini di reticenza sono di troppo.
      La stima per una persona è una cosa ben diversa.
      P.S. Nemmeno Quadri nelle sue innumerevoli interpellanze si era mai permesso tanta impenitenza. 8-O

    • 08:46.
      Concordo che il popolo non sempre decide per il meglio.
      Ciò tuttavia, in democrazìa, va accettato. Ti piaccia o no. :roll:

  • Vedi Piracanta la Rana/Leghista, pur di far schede, ha traghettato di tutto e di più. In molti casi purtroppo senza rendersi conto esattamente della posta in gioco. O meglio della velocità con la quale gli "Scorpioni/Repubblicani" si sarebbero poi impossessati del "campo arato" per seminare a spaglio ciò che da tempo tenevano ben riposto nelle loro madie, per poi mollare il traghettatore al suo destino. La scuola: che se la facciano e se la paghino loro così come la vogliono. Diventerà un modello da imitare? Bene, sarà imitata. Adesso ci sta bene quella che abbiamo: pubblica e laica. Non mi sembra che il settore "pedagogico" privato oggi rappresenti qualcosa di assolutamente innovativo: esclusa la pretesa di calar lezioni.

  • Morisoli?! Ché, ti stupisci???
    Vassalli, vassallini, vassalletti, vassallucci... nulla di nuovo sotto il sole, i soliti feudi.
    Ocio però! Ché i valvassori ed i servi della gleba prima o poi s'ink@zz@no, e quelli c'hanno solo le pietre o poco più!

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