Sviluppo positivo nella questione del raddoppio del tunnel autostradale del San Gottardo, quando dovrebbe mancare poco all’ufficializzazione della posizione del Consiglio federale, con la pubblicazione del rapporto sul risanamento.
Il Consigliere federale responsabile del Dipartimento dell’Economia, Johann Schneider-Ammann, si è infatti espresso a favore del raddoppio.
Certamente riconosce che la costruzione di una seconda galleria porta ostacoli da superare, soprattutto in termini finanziari, ma d’altro canto è impensabile tenere chiusa la galleria per i circa tre anni necessari ai lavori di risanamento.
Con questa presa di posizione Schneider-Ammann riconosce ufficialmente l’importanza del Ticino negli ambiti di turismo e economia. Due settori che verrebbero pesantemente colpiti qualora la galleria venisse chiusa per ben 900 giorni e il nostro cantone venisse a trovarsi, di fatto, isolato.
Riguardo all’opinione degli altri Consiglieri federali, il ministro dell’Economia è rimasto prudente, limitandosi a dire che non sta a lui dare questa informazione : “Quando tutti avranno una chiara opinione, lo faremo sapere – ha detto.
Queste le dichiarazioni di due Consiglieri nazionali ticinesi in risposta alle parole di Schneider-Ammann, come riportate dal Corriere del Ticino:
Fulvio Pelli (PLR) : posizioni già note, quelle del ministro dell’Economia. D’altronde è normale, nella sua posizione, vedere con preoccupazione un eventuale isolamento del Ticino.
Fabio Regazzi (PPD) : quanto detto da Schneider-Ammann costituisce un elemento positivo, un buon segnale. Resta da vedere la reazione degli altri membri del governo. Va in ogni caso evitata la votazione popolare, dove il raddoppio difficilmente passerebbe.
E il CdT ancora scrive che Fabio Pedrina, presidente dell’Iniziativa delle Alpi ha dichiarato che “qualsiasi cosa decidano noi siamo pronti, lanciando un’iniziativa o un referendum.”
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Infine il signor Schneider Amman s'è destato dal torpore. Che non si lasci incantare dagli occhi di oca giüliva della Dora e dia voce ai ticinesi (Pedrina escluso).
Nel frattempo una frana presso Gurtnellen (Ur) ha causato la chiusura dell'asse ferroviario del Gottardo tanto caro al Pedrina (anche il correttore mi segnala l'errore). Già nel marzo scorso una frana in quel luogo aveva bloccate la linea ferroviaria per tre giorni.
Ma non si era detto che la strada ferrata è la più sicura e veloce?
Come si può pensare anche solo minimamente di isolare per ben 900 il Cantone da un asse nord sud tanto importante come l'autostrada?
Che senso ha spendere più di 300 milioni per la strada del passo, fruibile solo per 9 mesi all'anno. Pensare di aprire la strada del passo anche in inverno (e tenerla aperta) è una pura follia.
L'alptransit (ammesso che funzioni) non risolverà che in minima parte tutti i problemi legati all'attraversamento dell'asse nord sud.