Evidenziamo qui alcuni tra i passi più significativi della corposa illustrazione degli obiettivi della nuova formazione politica, redatta dal suo presidente Sergio Morisoli.
Si tratta di decidere se continuare a costruire muri o se iniziare a fare mulini a vento. Questa è la posizione di fondo di un vecchio detto cinese quando soffia un vento sferzante, impetuoso e continuo. Quel vento per noi oggi soffia forte, una tempesta che investe la finanza mondiale, gli Stati, le economie avanzate, le democrazie liberali, il lavoro, le imprese, i consumi, le famiglie, i valori, gli usi e i costumi. Di fronte a questa realtà in mutamento, non possiamo semplicemente criticarla, condannarla, dare le colpe ad altri, sperare che non tocchi a noi o che passi in fretta. No, occorre responsabilmente prendere una direzione. Fare una scelta.
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A cosa serve oggi un nuovo partito? Come può giocarsi, impastarsi con questa realtà che ai più appare inospitale e nemica? Perché speriamo di modificarla, di modellarla un po’ meglio?
A queste domande cercheremo di dare delle prime risposte con i contenuti della prima Assemblea di AreaLiberale del 29 maggio prossimo.
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Prima di tutto, e prima di entrare nel merito della materia politica di AreaLiberale, lasciate che vi sveli un segreto sul perché ci mettiamo in cammino. Semplicemente, per soddisfare un desiderio! Ecco la vera scintilla della nostra iniziativa. Quale desiderio? Il desiderio di metterci all’opera e costruire, con un partito che è strumento e che mai sarà un fine, un pezzo di realtà locale con la quale incrociamo la nostra vita quotidiana.
Certo, le difficoltà sono molte, le resistenze infinite, l’incertezza sull’esito enorme, la ridicolizzazione imperante, il conservatorismo granitico, la rassegnazione latente, ma non ci facciamo determinare da queste debolezze. Cedere a queste debolezze porterebbe all’appiattimento del desiderio di crescere, causa prima dello smarrimento dei giovani e del cinismo negli adulti.
Ragioni:
Non è un piano o un progetto calato dall’alto. Al contrario è una risposta alle moltissime sollecitazioni, inviti, proposte a “fare qualcosa” che abbiamo raccolto in 17 mesi di campagna elettorale e che si sono acutizzate sul finire del 2011.
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Per ri-unire un certo tipo di elettorato Liberale e di centro destra in senso lato che sa valutare e scegliere senza essere prigioniero di pregiudizi del passato. Coinvolgerlo anziché lasciarlo minoritario sparpagliato in diverse formazioni, oppure a casa perché non vota più, oppure non sceglie più un partito usando la lista senza intestazione. Non si tratta di montare l’ennesima formazione politica di arrabbiati, di delusi e quindi per farla pagare vendicativamente a qualcuno, e quindi contro qualcosa o contro qualcuno. Non è un movimento contro. Ci muoviamo perché crediamo che sia necessario lavorare per qualcosa e non contro qualcuno. Perciò proponiamo positivamente e con fiducia una nuova offerta politica in più, una scelta in più per il cittadino, un arricchimento del dibattito politico in modo civile, una partecipazione elettorale composta e con il suo stile.
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Traiettoria:
Dobbiamo e vogliamo colmare il deficit di liberalismo a 360° nell’azione politica in generale e nell’intervento dello Stato in particolare. Come muoverci? Ci vuole un cambio di prospettiva. L’errore fatale dell’attuale politica è quello di essere concentrata nel litigare su come spartirsi il benessere e la ricchezza attuale, dimenticandosi quasi completamente di lavorare per preservarli, impiegarli bene e gettare le basi e le condizioni per produrne di nuovi.
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A chi ci rivolgiamo:
Ci rivolgiamo innanzitutto agli elettori e non ai politici.
(….)
Area:
E’ uno spazio fisico e ideale, ma con il concetto di Area, i confini sono più fluidi e mobili, lo spazio è ampio. ognuno lo può immaginare come vuole. Ci si può aggregare anche su singoli progetti, con intese trasversali, con tratti di percorso comune ad altri.
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Liberale:
Concetto pure vasto, che abbinato ad Area può far capire le diverse nuances del liberalismo, da libertario, al neo liberale (per ciò che può voler dire), al liberista, al liberale classico, ecc.
L’area deve essere tale da poter aggregare le diverse sensibilità politiche del Cantone: i liberali che hanno rotto con i radicali, quelli che votano Lega torcendo il naso ma premiando il coraggio antipartitico (politica vieux jeu), frange cattoliche fuori dal PPD, ambienti borghesi e liberal conservatori, gente che vota UDC in assenza di altro, ma forse ancora di più quelli della lista senza intestazione o quelli che non votano più e che si sono staccati dalla politique politicienne insofferenti delle manfrine della partitocrazia.
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Cultura politica:
È la strada maestra per raccogliere adesioni convinte, non l’imbonimento clientelare. Si accettano i tempi lunghi per ottenere nel tempo un impatto più profondo e marcato, al proselitismo emotivo si preferisce l’adesione convinta conseguente a rigore – competenza – coerenza.
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Tempi:
Ci muoviamo innanzitutto per coprire politicamente il quadriennio (2012-15). Sull’arco di questi 3 anni, fino alla prossima scadenza elettorale cantonale, vogliamo profilarci come forza nuova e attrattiva in grado di occuparsi di temi politici concreti e non di calcoli elettorali, di distribuzione di posti di potere o affari (non ne abbiamo!). L’obiettivo a medio termine, sufficientemente ambizioso ma raggiungibile, sarà quello di presentare una propria lista per il Gran Consiglio per le elezioni cantonali del 2015 e cercare di eleggere alcuni nostri deputati in Parlamento.
Assemblea del 29 maggio
Assemblea del 29 maggio nella prima parte spiegheremo in grandi linee:
– chi siamo e a chi ci rivolgiamo
– la situazione politica, i nostri nemici
– il metodo: incontrare, produrre e comunicare
– le alleanze e gli obiettivi di AreaLiberale
Nella seconda parte dell’Assemblea, che per ora rimane segreta, vi sveleremo invece come intendiamo agire concretamente e su cosa ci concentreremo da oggi al 2015 partendo da un concetto semplice da cui deriva l’immagine dei 5 tubetti di colori base che noi definiamo e etichettiamo con:
– competitività
– solidarietà
– educazione
– bellezza
– buon governo
All’assemblea, vi daremo le nostre definizioni portanti di questi 5 concetti, e procederemo con qualche esempio pratico nella loro applicazione. Su due dimensioni. Nel presente tramite atti parlamentari e strumenti della democrazia diretta, nel futuro con progetti e idee.
Sergio Morisoli
Presidente AL
21 maggio 2012