In un’intervista sul Wall Street Journal, il leader della sinistra radicale greca, Alexis Tsipras, manda un chiaro messaggio ai “gendarmi finanziari” che imperversano sulla Grecia, ossia Fondo monetario internazionale, Unione europea e Banca centrale europea.
Tsipras si dice convinto che l’UE non può abbandonare la Grecia, in quanto avrebbe tutto da perdere, a cominciare dai miliardi di euro che vi ha investito.
Se invece l’UE abbandonerà la Grecia, la Grecia smetterà di pagare il suo debito e in questo modo, precisa Tsipras, il paese avrà i fondi necessari per pagare i salari e le pensioni.
La situazione è critica per tutti, prosegue il leader del partito Syrisa. Sia per la Grecia, che si trova nel bel mezzo di una recessione e di una vera e propria crisi umanitaria, sia per l’Unione europea, che si troverebbe ad affrontare una spaccatura della Zona euro.
Poi aggiunge che la soluzione va verso il rilancio economico e la fine dell’austerità finanziaria. Se la Grecia uscisse dall’unione monetaria, altri paesi potrebbero seguire il suo esempio, con il rischio che nella Zona euro resterebbero solo due paesi: Francia e Germania.
Dunque, conclude Tsipras, l’unica soluzione è trovare un accordo che vada bene a entrambe le parti e non unicamente alla Troïka, malgrado sia lei ad avere il coltello dalla parte del manico.
“La nostra moneta nazionale è l’euro – ha dichiarato – Uscire dalla Zona euro avrebbe molteplici conseguenze negative. E’ qualcosa che noi non desideriamo fare.”
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