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Recessione e austerità : Moody’s declassa 26 banche italiane.

L’agenzia di rating statunitense Moody’s ha declassato 26 banche italiane ai livelli tra i più bassi tra le banche della Zona euro. Motivo del downgrade : recessione e austerità.

A metà febbraio Moody’s aveva declassato il rating dell’Italia a livello A3 (qualità media) con previsioni negative. Una mossa che chiaramente anticipava questo attacco alle banche. Inoltre, di recente l’agenzia aveva fatto sapere che tra maggio e giugno avrebbe tagliato il rating di ben 114 banche, situate in Europa e negli Stati Uniti.

Tra le banche colpite ci sono il Monte dei Paschi di Siena (portato a livello Baa3, qualità medio-bassa), Unicredit e Intesa SanPaolo (entrambe declassate a livello A3, qualità media), Ubi Banca (portata a livello Baa2, qualità bassa) e il Banco Popolare, anche declassato a livello Baa3.
“Le banche italiane – si legge nel comunicato dell’agenzia – sono vulnerabili alle condizioni operative avverse, che causeranno probabilmente un ulteriore deterioramento della qualità, pressione sugli utili e limitato accesso al mercato.”

Pier Ferdinando Casini, politico centrista, ha rilanciato l’appello per la creazione di un’agenzia di rating europea e ha commentato che “la decisione di Moody’s è di una gravità inaudita. C’è un disegno criminale delle agenzie di rating contro l’Italia e l’Europa.
… Si tratta delle stesse agenzie di rating che ieri sono state sorde e cieche al disastro dei derivati. La loro perdita di credibilità oggi è totale.”

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Redazione

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  • Non solo il Bel Paese é ZOPPO !
    Ma pure l'Andrea, lo ZOPPINI, SEGRETARIO DI STATO ALLA GIUSTIZIA, dimissionario, é SOTTO INCHIESTA PER FRODE FISCALE!

    Tribune de Genève di oggi.
    " En panne, l'Italie s'enfonce dans le récession
    La péninsule ne devrait pas voir d'amélioration avant l'année prochaine, alors que la zone euro stagne
    Le premier ministre MM a dû revoir sa copie "

    Amici del Sud, non aspettate troppo a mettere i vostri soldini più al sicuro... a Lugano!

  • E' stupefacente prendere atto della "volubilità" dei politici quando le agenzie di rating americane attaccano imprese e Paesi perché non applicano troppo rigore e poi oggi inveiscono perché la riforma ne applica troppo.
    Ora i politici italiani di corta memoria sono tutti contro Moody's, Consob compresa che di fronte al declassamento di ben 26 istituti di credito italiani ha ritenuto di dover convocare i rappresentanti dell'agenzia citata per reclamare.
    Quando al governo dell'ingovernabile Italia c'era Silvio Berlusconi gli avversari di sempre dalla doppia morale (uno su tutti, il canuto PierFerdinando Casini, leader dell'Unione Delle Contraddizioni), della citata Moody's e di Standard and Poor's ebbe a dire : "Il problema non è delle agenzie di rating ma unicamente del governo e della perduta credibilità internazionale". Oggi che al governo ci sono i tecnici non eletti dai cittadini, lo stesso Casini (di nome e di fatti) inveisce contro Moody's con parole dure : " La decisione di Moody's è di una gravità inaudita, c'è un disegno criminale (che sveltone sto Casini) contro l'Italia e l'europa (Ma va!)
    Prima la doppia morale ora il doppio rating.

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