Alcuni giorni fa abbiamo potuto leggere su un portale internet che la possibilità di dedicare a Bill Arigoni la nuova passeggiata pedonale e ciclabile che collegherà Magliaso ad Agno è tuttora aperta e che la questione è complicata dal fatto che si tratta di una realizzazione cantonale, per la quale ci vorrebbe l’avallo sia dei due comuni coinvolti, sia del Cantone.
Bill Arigoni, già municipale di Magliaso e deputato in Gran Consiglio, è stato senz’altro una personalità importante per il nostro comune ed indiscutibile è stato il suo impegno politico ma non solo, ciò al di là della differenza di vedute e di ideologie rispetto al nostro Gruppo. Ci si domanda però se sia giusto o meno compiere il passo di dedicargli una pubblica via.
Riteniamo sia fondamentale riflettere e trarre spunto per la decisione dall’art. 8 cpv. 1 dell’Ordinanza sulla toponomastica, lo stradario e la numerazione civica della Città di Lugano che recita: “Nessuna area di circolazione può essere denominata a persone che non siano morte da almeno dieci anni, e ciò per evitare scelte dettate da visioni settoriali o dalla spinta emotiva che segue la scomparsa.”
Alla luce di quanto sopra, avvalendoci della facoltà data dagli art. 65 LOC e 27 ROC, ci permettiamo di sottoporre al lodevole Municipio la seguente interrogazione.
• La decisione definitiva della denominazione della passeggiata al lago spetterà al Cantone oppure ai due comuni coinvolti, Agno e Magliaso?
• Su quali basi si fonda la scelta di una denominazione di una via nel Comune di Magliaso?
• Non ritiene che sarebbe sensato applicare un periodo di attesa di dieci anni dalla morte per dedicare una via a una personalità di Magliaso?
• Nel caso concreto, non è forse meglio proporre la posa di una targa lungo la passeggiata che ricordi l’impegno profuso da Bill Arigoni per la realizzazione della stessa?
Per il Gruppo Lega-UDC-Indipendenti
Paola De Gaudenzi, Luca Paltenghi, Daniele Bernasconi, Marco Burkhard
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Non voglio essere cinico ma una lapide ricordo mi sembra una cosa più appropriata.
“Nessuna area di circolazione può essere denominata a persone che non siano morte da almeno dieci anni, e ciò per evitare scelte dettate da visioni settoriali o dalla spinta emotiva che segue la scomparsa.”
Mi sembra piuttosto ragionevole.