Da Franco Celio una riflessione sulla nomina di Rocco Cattaneo alla presidenza del PLR.
“Conosco Rocco Cattaneo da diversi anni, perché sua moglie è di Ambrì. Quando è qui in vacanza, siamo anzi vicini di casa. Come persona posso parlarne solo in bene.
Come politico, lo conosco troppo poco per potermi esprimere. Non so però se il fatto di essere un imprenditore di successo sia un presupposto “necessario e/o sufficiente” per essere anche un buon presidente di partito. Le due cose non vanno necessariamente di pari passo.
Non è detto che un buon politico abbia successo come imprenditore; e penso che valga anche l’inverso.
Comunque, ripeto, non voglio dare giudizi affrettati.
Se davvero si candiderà, sentirò con interesse le sue idee. Una cosa vorrei però dirla subito, anche se non riguarda il candidato ma i suoi “sponsor” : questi ultimi, più che a sostenere Cattaneo sembrano interessati a denigrare Gendotti, non mi sembra di buon auspicio. Non è questo il modo per “voltare pagina”!
Franco Celio
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Ora, ogni radicale-liberale sembra intenzionate a regalarci la sua "puzzetta" partitica.
Il Celio (ma non celia) è forse corto di memoria su chi denigra chi?
Conosco molti imprenditori di successo che sono pure divenuti dei politici avveduti. Il contrario MAI.
Tanto dovevo per il buon ordine.
Lui fa parte di quel "VOLTARE PAGINA" e non riesce a capirlo ...
Già, è un artefice non del tutto disinteressato della scuola media unica. Non chiediamogli l'impossibile, le zucche se gettate nell'acqua ,........galleggiano. :wink:
Speriamo che il buon Rocco (se scelto per la presidenza dell'ex partitone) non abbia intenzione di ascoltare le idee (?????) del maestrino dalla penna rossa. Conducono alla ulteriore rovina del partito.
Non so se il fatto di essere un intellettuale sia un presupposto “necessario e/o sufficiente” per essere anche un discreto comunicatore.
Franco Celio, con queste riflessioni, sembrerebbe smentire questa congettura. :)