Dalia Rabin, figlia del primo ministro israeliano Yitzhak Rabin, ucciso il 4 novembre 1995 a Tel Aviv, ritiene che Hagai Amir, fratello dell’uomo che ha colpito a morte suo padre, non debba essere liberato, come invece avverrà venerdì 4 maggio.
Hagai Amir, 44 anni, ha scontato la pena di 16 anni alla quale era stato condannato per aver complottato con suo fratello, Yigal Amir, l’uccisione di Yitzhak Rabin, allora primo ministro in carica.
All’inizio di aprile 2006 Hagai Amir era stato condannato a un anno supplementare di carcere per essere stato riconosciuto colpevole di minacce di morte a Ariel Sharon, primo ministro di Israele.
Sharon era stato colpito da emorragia cerebrale il 14 aprile 2006 e da allora si trova in uno stato di coma vegetativo.
Per l’assassinio di Rabin, Yigal Amir è stato condannato al carcere a vita. Sino ad oggi ha passato la maggior parte della pena detentiva in isolamento, per il timore che gli altri detenuti possano ucciderlo. Lo stesso è toccato a suo fratello Hagai. Anche lui ha vissuto gran parte degli ultimi 17 anni in una cella isolata dal resto dei prigionieri.
I due fratelli avevano fatto domanda alle istanze carcerarie di poter scontare la pena nella stessa cella, ma la loro richiesta era stata respinta.
(Fonte : JSSNews.com)