Il consiglio dei ministri tedesco ha approvato mercoledì 25 aprile l’accordo fiscale con la Svizzera. Si tratta, di fatto, del penultimo passaggio nell’ambito dell’iter che l’intesa tra Berlino e Berna deve completare prima di poter entrare in vigore.
L’ultima parola spetta ora al Parlamento, ma l’approvazione del Bundesrat non è affatto scontata.
Numerosi parlamentari, soprattutto nell’opposizione socialdemocratica, hanno criticato il progetto di accordo, giudicandolo una sanatoria nei confronti degli evasori fiscali, clienti delle banche svizzere.
Il testo prevede che a partire dal 1.gennaio 2013 le rendite da capitale dei clienti germanici delle banche svizzere siano tassati in misura del 26,37%.
La tassa verrà trattenuta direttamente dalle banche. Quale controparte, la piazza finanziaria elvetica vede mantenuto il suo diritto al principio del segreto bancario e le autorità fiscali germaniche non riceveranno i nomi dei contribuenti evasori.
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