Il Consiglio federale ha adottato misure per limitare l’accesso al mercato del lavoro in Svizzera dei cittadini dell’Est dell’Unione europea.
Il provvedimento verrà introdotto il 1.maggio prossimo e sarà valido per un anno, estendibile al massimo a due anni. Si tratta di una misura volta a contenere l’immigrazione a lungo termine.
I contingenti per i cittadini di Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria erano stati soppressi un’anno fa. Ieri, invocando la clausola di salvaguardia dell’Accordo di libera circolazione delle persone, il Consiglio federale ha deciso di reintrodurre un contingentamento dei permessi B fino a circa 2’000 unità.
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