L’ex premier Silvio Berlusconi ha avuto parole di simpatia per il suo eterno alleato (dal quale però fu “tradito” nel dicembre 1994) Umberto Bossi, travolto dagli scandali finanziari innescati dal tesoriere della Lega Francesco Belsito. “Queste dimissioni sono una botta, un colpo al cuore” ha dichiarato commosso il Cavaliere.
Secondo Berlusconi la vicenda, che ai più sembra chiara nelle sue desolanti modalità, presenta numerose zone d’ombra. “Bossi è finito nel tritacarne della giustizia a orologeria” avrebbe dichiarato l’ex premier. “Si sono accaniti per anni contro di me, ora tocca a Umberto. E le elezioni amministrative sono vicine…”
Al di là di questi sospetti di uso politico della giustizia, la fine del grande leader storico e incontrastato della Lega è amara e umiliante. Una vasta parabola politica durata più di trent’anni, che in un certo senso ha cambiato per sempre l’Italia, si chiude tristemente tra accuse di malversazioni e indebiti profitti personali. Roma è sì “ladrona” ma…
(Fonte: Corriere della Sera)
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Il Cavaliere è veramente un tenero, si commuove!
Ha sempre avuto sentimento,
quando cantava sulle navi
faceva piangere tutti.
A "tradire" nel 1994 non fu Bossi bensì Berlusconi che lo menava per il naso promettendogli il federalismo che ancora oggi non c'è.
Le vicende odierne non sono altro che un uso politico della giustizia, come ben afferma Berlusconi.
Le fonti della Stampa torinese sono ben paragonabili alla Pravda di via Ghiringhelli.
Riferiscano correttamente sulle trame bancarie del "loro" sindaco e poi potremo parlare di Torino ladrona.
Per capire a fondo, con un tantino di arguzia, chi ha tradito chi, basta leggere alcuni commenti di giornalai sciacalli e Giuda del Giornale e relativi blogger.
No no, ricorda ben bene. Ci fu un complotto
ordito nella procura milanese
cui partecipò il Quirinale
dove sedeva l'orrido Oscar Luigi.
Bossi diede la spallata mortale al primo governo del Cavaliere
(dicembre 1994).
Si perché Berlusconi non rispettò i patti. Successivamente Silvio non rifece lo stesso errore e Bossi gli fu alleato.
Questo è quanto, altre interpretazioni spaziano solo nella testa vuota di che non può sopportare che la Lega si imponga. Stesso errore che hanno fatto oggi i pm. La faccenda si smonterà (per quanto riguarda responsabilità di Bossi) e i veri leghisti non tradiranno il movimento alle prossime amministrative locali. Quantomeno al nord.
Può darsi, ma lui è finito. Lui e il suo Trota.
Non ne sono così sicuro, per quanti riguarda Umberto. Il trota non è mai contato nulla.