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I curdi del PKK contano sul sostegno della Siria

La Turchia teme che il sostegno dato all’opposizione siriana procuri problemi al governo di Ankara, rinnovamendo la tradizionale alleanza tra Damasco e i curdi del PKK, il partito dei lavoratori del Kurdistan.

Il PKK è in lotta contro il governo turco da almeno 25 anni. Ankara teme che suo sostegno all’opposizione siriana e alla resistenza armata contro il governo di Bachar al Assad possa rinforzare il legame tra il PKK e Damasco.
La ribellione curda ha reagito all’evocazione di una zona cuscinetto lungo la frontiera in Siria, uno scenario menzionato diverse volte dal governo turco.
Secondo Murat Karayilan, comandante del PKK rifugiato sulle montagne del Kurdistan iracheno, un intervento turco in Siria sarebbe diretto contro il suo popolo. I curdi della Siria, circa il 10% della popolazione, vivono soprattutto nel nord est del paese.
“Se le truppe militari turche entrassero in Siria, l’intero Kurdistan (a cavallo tra Turchia, Iran, Siria e Iraq, ndr) verrebbe trasformato in zona di guerra – ha minacciato Karayilan in una dichiarazione all’agenzia di stampa pro-curda Firat.

Gli scontri tra i ribelli del PKK e l’esercito turco si sono intensificati nelle ultime settimane. La zona curda in Siria è largamente sotto l’influenza del partito dell’unione democratica PYD, il ramo siriano del PKK.
Dall’inizio della repressione siriana, nel marzo 2011, il PYD non si è mai alleato con gli oppositori del regime e ha osservato una certa neutralità nei confronti del regime di Damasco.
In cambio, il presidente siriano Bachar el-Assad gli ha lasciato libertà di movimento nel nord-est del paese, dove il PYD si sta concentrando sulla formazione di una zona semi-autonoma. Una fonte di inquietudine supplementare per la Turchia.

Ahmet Davutoglu, ministo turco degli affari esteri, ha protestato per il passaggio di combattenti curdi tra la Siria e la Turchia. Ha dichiarato che il suo governo potrebbe chiedere al Parlamento di autorizzare l’invio di truppe in Siria per impedire al PKK di attraversare le frontiere.
Negli anni ’80 e ’90 i guerriglieri del PKK si trovavano soprattutto in Siria. Ankara aveva dovuto minacciare di giungere a un conflitto armato affinchè, nel 1998, Damasco procedesse a espellere il leader del PKK Abdullah Öcalan.

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