Categories: Ospiti

Rustici e residenze secondarie: quo vadis? – Fabio Regazzi

Con l’accettazione da parte del popolo svizzero dell’iniziativa popolare denominata “Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie” è stata accolta una nuova disposizione costituzionale che dall’11 marzo vieta nuove abitazioni secondarie in quei comuni in cui la quota del 20% è già esaurita.

Ci si può chiedere se una tale norma valida per tutto il territorio nazionale, che non tiene quindi conto delle importanti diversità regionali, sia compatibile con il federalismo.
Obbligare tutti i cantoni ad adottare un limite di residenze secondarie massimo del 20% rappresenta a mio parere una forzatura che fa strame dell’autonomia cantonale e comunale, che la Costituzione federale dichiara comunque di voler tutelare.
Un segnale preoccupante, soprattutto se consideriamo che a far pendere la bilancia a favore dell’iniziativa siano stati i cantoni più popolosi (di fatto non toccati – o solo in misura minima – dal tema posto in votazione) senza che in realtà fossero chiare le implicazioni per quelli a maggiore vocazione turistica o con situazioni particolari.

Fra questi ultimi rientra ovviamente anche il Ticino: come se non bastavano i problemi legati al franco forte e alla prospettata chiusura del Gottardo ecco che all’orizzonte si profila un’altra mannaia che si abbatterà sul settore turistico, ma anche su quello legato all’edilizia e all’artigianato.
Fra le molte questioni che questa iniziativa lascia aperte, una riguarda il destino dei nostri rustici. A ben guardare il tenore dell’iniziativa non prevede eccezioni di sorta: i rustici sono a tutti gli effetti residenze secondarie, per cui a rigore in quei Comuni in cui la quota del 20% è già stata superata (in sostanza tutti quelli delle nostre valli!) non potranno più essere riattati. Lo scorso 11 marzo, dopo alcuni decenni di battaglie politiche e giudiziali con l’autorità federale (che per altro non sono ancora concluse) potremmo quindi aver recitato il requiem per i rustici ticinesi.

La preoccupazione, in particolare nelle nostre valli, è in effetti palpabile ed è innegabile che questo sia un colpo durissimo inferto all’economia delle regioni di montagna e – non da ultimo – alle nostre tradizioni.
A ciò si aggiunge la decisione – a mio parere discutibile – del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni di mettere in vigore dall’11 marzo la nuova disposizione e di conseguenza di sospendere da subito il rilascio le licenze edilizie per le abitazioni secondarie nei Comuni.
Sembra pertanto chiaro a questo stadio che il margine di manovra a disposizione delle autorità cantonali per trovare una soluzione che renda compatibile il nuovo vincolo costituzionale con le esigenze locali sarà molto ridotto.
La frittata oramai è fatta per cui a questo punto non ci rimane che impegnarci su tutti i fronti, sia a livello della politica federale che di quella cantonale, per ottenere degli allentamenti rispetto al rigido principio approvato dal popolo svizzero.
In questo senso auspico che il Dipartimento del territorio del Cantone Ticino – d’intesa con la Deputazione alle Camere federali – si attivi subito presso il Dipartimento federale affinché sul piano concreto dell’attuazione siano garantiti il diritto alla proprietà e alla libertà economica, entrambi alla base di una politica di tutela di quel patrimonio culturale rappresentato dai nostri rustici.
Per i rustici il De profundis potrebbe purtroppo essere stato intonato: apprestiamoci quindi ad affrontare una nuova difficile battaglia nella quale, mi auguro, il nostro Cantone saprà presentarsi compatto a difendere gli interessi dei ticinesi!

Fabio Regazzi
Consigliere nazionale PPD

Redazione

View Comments

  • Caro Regazzi, provaci tu a far ragionare la tua correligionaria Doris.
    Capisco che l'impresa risulti ardua ma perlomeno provaci e non votarla più al prossimo turno. :wink:

Recent Posts

Prendersi cura del benessere mentale nell’invecchiamento: la psicogeriatria

di Nicola Schulz Bizzozzero-Crivelli, curatore della rubrica Hic et Nunc che si occupa di psicologia,…

9 ore ago

Giovanni Caselli – Allievo di Umberto Eco, ideatore della via francigena e illustratore di centinaia di libri di storia

Nato nel 1939 in una famiglia di antiche origini contadine, Giovanni Caselli abbandona la scuola…

9 ore ago

Maria Stuarda, tre anni terribili (1565-1567)

Il secondo matrimonio di Maria Stuarda, regina di Scozia, con Henry Stuart, Lord Darnley, fu…

15 ore ago

L’Oratorio, il Lions e le Tre Ruote dell’APE. Fare del bene al tempo del Coronavirus – Intervista a don Emanuele Di Marco

2020 Quando ho saputo che il Club si era impegnato in favore delle attività benefiche…

19 ore ago

Shock CBDC in Europa: l’euro digitale arriverà a ottobre 2025?

di Tiziano Boccacini, imprenditore Una recente dichiarazione inattesa di Christine Lagarde indica ottobre 2025 come…

22 ore ago

Paella, storia e tradizione in un gustoso piatto tipico!

Grande paella Pontiggia oggi al Maglio di Colla, con 35 commensali 14 agosto 2016 Viene…

1 giorno ago

This website uses cookies.