11 marzo 2012. A un anno dalla catastrofe nucleare alla centrale giapponese di Fukushima Dai Ichi, 8’000 persone hanno partecipato alla terza edizione di “Fuori dal nucleare”.

Di fronte alla centrale nucleare di Mühleberg hanno scandito slogan per la sua immediata chiusura e per la chiusura della centrale di Beznau.
Rispondendo all’appello di 181 organizzazioni anti-nucleare, i manifestanti si sono messi in cammino partendo dalla stazione di Gümmenen (BE) sino a Mühleberg. A loro si sono aggiunti un migliaio di persone giunte da Berna in bicicletta.

Tra i gruppi partecipanti vi erano Greenpeace, il WWF, i Verdi e il PS. Per i manifestanti è importante che l’uscita dal nucleare entro il 2035 approvata dal Consiglio federale si aattuata il più presto possibile.
A seguito della decisione – settimana scorsa – del Tribunale amministrativo federale su Mühleberg, gli oppositori vogliono continuare a fare pressione. Nel suo giudizio il TAF ha dichiarato che lo sfruttamento della centrale non sarà più autorizzato oltre il primo semestre 2013. Le Forze motrici bernesi non hanno ancora deciso se trasmettere o meno un ricorso al Tribunale federale.

Per i manifestanti sarebbe un errore investire più di un miliardo di franchi nel miglioramento della sicurezza di Mühleberg e di Beznau 1 e 2. Tali mezzi finanziari dovrebbero piuttosto essere usati per l’uscita dal nucleare e per la svolta energetica.
Jürg Joss di “Fokus Anti Atom” ha ricordato che Mühleberg e Beznau fanno parte delle 20 più vecchie centrali nucleari al mondo, sulle 436 esistenti.