In un intervento sull’edizione odierna del Corriere del Ticino, Ronnie Moretti – candidato socialista al Municipio di Locarno – solleva una questione importante, chiedendo “Come mai nessun candidato ha inserito il rapporto tra Locarno e la Società elettrica Sopracenerina tra le proprie priorità della Legislatura 2012/2016?”
Qui di seguito alcuni passaggi del suo commento.
“Le scelte politiche attese a medio termine sono cruciali: entro pochi anni potremmo infatti vivere in una Locarno che possiede un’azienda elettrica di proprietà, oppure in una città che – per il suo approvvigionamento energetico – è del tutto in balia del Sottoceneri.
La stampa ci ha riferito che Alpiq – la maggiore società elettrica svizzera, che detiene il 61% delle azioni della Ses – ha chiuso il 2011 in perdita per 1,3 miliardi di franchi.
Nello scorso mese di ottobre, le Aziende industriali di Lugano – prevedendo le difficoltà del colosso d’oltralpe – avevano fatto la loro mossa, esprimendo interesse per l’acquisto del pacchetto di maggioranza della Ses.
Questi sviluppi ricordano le decisioni del 1923 e del 1958, quando le concessioni per lo sfruttamento idroelettrico del fiume Verzasca furono attribuite a Lugano.
… In questo gioco, la nostra città ha una posizione strategica: è il Comune urbano più grosso tra quelli serviti dalla Ses e garantisce all’azienda una massa critica cruciale ai fini della redditività. In un ottica di riscatto degli impianti esistenti, questo pone la città in una posizione favorevole: spetta a noi avere un moto di orgoglio e muoverci con lungimiranza.”
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