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Da Wikipedia : Costituiscono genocidio, secondo la definizione adottata dall’ONU, “gli atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.
Anche la sottomissione intenzionale di un gruppo a condizioni di esistenza che ne comportino la scomparsa sia fisica sia culturale, totale o parziale, è di solito inclusa nella definizione di genocidio.

Quando si tratta di sapere se sia possibile mettere sullo stesso piano i crimini dei comunisti e quelli dei nazisti, la risposta dell’Occidente è spesso negativa, in quanto l’ecatombe perpetrata dal comunismo non costituirebbe genocidio.

La Lituania e altri paesi dell’Europa dell’Est lottano contro questo punto di vista. Sul sito www,balsas.lt, la storica Eglė Wittig-Marcinkevičiūtė critica la definizione di genocidio quale sterminio di gruppi etnici o religiosi : “In cosa si differenzia lo sterminio di esseri umani a causa della loro appartenenza etnica dallo sterminio perpetrato in nome della loro appartenenza a una classe sociale, un’origine sociale o una convinzione politica?
Taluni ritengono che lo sterminio di gruppi etnici è ben peggiore, perchè gli individui non possono cambiare le loro origini, la loro nazionalità, mentre invece possono cambiare le convinzioni politiche.
In un sistema dove si sopprime chi la pensa in modo diverso, forse un individuo potrebbe salvarsi cambiando opinione.
Ma per quale ragione non si considera genocidio lo sterminio a causa dell’origine sociale? Anche questa non si può cambiare.
Perchè la religione fa invece parte della definizione di genocidio? Si può cambiare credo religioso. Perchè pensare che lo sterminio di esseri umani è più grave quando la selezione è determinata da caratteristiche che l’individuo non può modificare?”