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Quando nel 2010 la Federal Reserve procedette a iniettare liquidità nel circuito finanziario del paese, i portavoce dell’amministrazione Obama erano intervenuti in diverse trasmissioni televisive per tranquillizzare la popolazione, proclamando il successo della manovra.
Una di loro, Valerie Jarrett, aveva dichiarato che il Quantitative easing aveva salvato migliaia di posti di lavoro, mentre un altro aveva precisato la cifra: un milione e mezzo di posti di lavoro salvati.

Guardando la situazione da una prospettiva diversa, si scopre come in tre anni, dal 2007 al 2010, il numero di posti di lavoro persi negli Stati Uniti è stato di circa sette milioni.
Il Quantitative easing promosso dal governo e attuato dalla Federal Reserve aveva certamente creato – o salvato – un milione e mezzo di impieghi, ma questa cifra restava notevole, addirittura impressionante, fintanto che non veniva avvicinata al numero dei posti di lavoro persi in appena tre anni.

I dati forniti dal CIA World Factbook (www.cia.gov) attestano, a fine 2010, che nel paese era senza lavoro il 9.7% della popolazione attiva.