In seguito allo spegnimento di un impianto in Inghilterra, Beznau 1 (centrale nucleare a Döttingen, canton Argovia, ndr) può vantare un ben triste primato: essa è infatti divenuta la più vecchia centrale nucleare del mondo.
L’impianto non è solo obsoleto, bensì anche insicuro, e andrebbe perciò smantellato.
A Oldsbury (GB) la centrale atomica fino a poco tempo fa più vecchia del mondo sta per essere smantellata. Nuovo fanalino di coda è perciò la centrale Beznau 1, il cui reattore è in funzione dal 1° settembre del 1969.
E questo quando persino un «paese atomico» come la Francia ha già spento da tempo tutti i reattori di questo tipo. Innumerevoli problemi di sicurezza dimostrano che il tempo di Beznau 1 è definitivamente scaduto.
Poco prima di Fukushima l’IFSN (Ispettorato federale della sicurezza nucleare) annoverava sul proprio sito non meno di 75 gravi questioni irrisolte.
Le carenze più importanti riguardavano:
– un’alimentazione elettrica d’emergenza inaffidabile,
– una copertura del reattore piena di crepe
– in particolare un contenitore ermetico d’acciaio anch’esso pieno di crepe.
Il contenitore ermetico dovrebbe impedire la contaminazione della zona circostante in caso di incidente e non può essere sostituito.
Per le quindici organizzazioni firmatarie una cosa è chiara: se il contenitore ermetico è danneggiato, l’impianto va smantellato al più presto. Un ulteriore grande rischio è rappresentato dall’alimentazione d’emergenza, che, ad esempio, dovrebbe impedire la fusione del nocciolo in caso di terremoto.
Secondo l’IFSN, tale sistema dovrà essere ammodernato entro il 2014, dopo che già nel 2007 esso era stato messo totalmente fuori uso durante una revisione.
Fino a quella data, perciò, l’impianto verrà gestito in condizioni di totale improvvisazione. Se l’IFSN prendesse davvero sul serio le esigenze da essa stessa espresse in ambito di sicurezza, il reattore di Beznau avrebbe dovuto essere spento fino al completamento dei lavori di ammodernamento.
Per le sole misure di ammodernamento, richieste dall’IFSN ancor prima della catastrofe di Fukushima, la società Axpo – che gestisce la centrale – investirà nei prossimi anni 500 milioni di franchi.
Secondo le più recenti dichiarazioni, tale somma potrebbe lievitare ancora. Molto denaro per una centrale nucleare che ha superato da lungo tempo i 25 anni del suo ciclo di vita. Denaro che potrebbe essere investito, in modo più sensato, in energie rinnovabili.
Per ammortizzare gli investimenti, Axpo ha calcolato una durata d’esercizio di 60 anni: un’operazione rischiosa che va a scapito della sicurezza di centinaia di migliaia di persone.
Rudy Bächtold, responsabile comunicazione WWF Bellinzona
Il Consiglio nazionale e la resa della Svizzera all'UE Con 115 voti a 66 e…
In un'epoca in cui la fede viene spesso relegata alla sfera privata, il gesto di…
Questa è una delle grandi contraddizioni della politica e delle relazioni internazionali. Ci sono diverse…
Il professor Emmanuel Toniutti, laureato in Teologia, presidente dell'IEGC, International Ethics Consulting Group, ha pubblicato…
di Friedrich Magnani All’indomani della caduta del Muro di Berlino, lo storico della Stanford University,…
GREEN TEA Un classico del genere "noir" ... uno dei più bei racconti del mistero…
This website uses cookies.
View Comments
Qualità Svizzera. Solida....e revisionata!
E gli ecoterroristi WWF (se non sono loro, a turno saranno greenpeace e banda....) cosa vogliono insinuare? Non siamo in zona sismica tale per cui devono aprofittare di alcune scossette recenti per rievocare sempre fukushima (errore umano + tsunami) che c'entra come cavoli a merenda.
Le energie rinnovabili dovrebero progredire senza l'aiuto fittizio di AXPO che può investire negli impianti che vuole, e se il nucleare produce meglio, gli investimenti valgono. Perché le decisioni delle oche padovane del consiglio federale possono essere revocate da persone più pragmatiche e meno irrazioanlmente condizionabili.