Uno studio dell’agenzia Eurostat mostra che il 23% della popolazione nell’Unione europea è minacciato di povertà o di esclusione sociale. Una percentuale che sale al 27% per i giovani di meno di 18 anni.
Il fenomeno riguarda maggiormente i paesi dell’Est. La fascia di età che si sente più minacciata sono i giovani di meno di 18 anni.
Secondo il rapporto, il tasso di rischio di povertà più elevato (il 21%) riguarda la Lettonia, La Romania, la Bulgaria e la Spagna.
La Repubblica ceca ha la percentuale più bassa, 9%. In Olanda il tasso di rischio di povertà e emarginazione tocca il 10% della popolazione. La percentuale è del 12% in Slovacchia, Austria e Ungheria.
Nei 27 Stati dell’Unione europea, nel 2010 l’8% della popolazione si trovava in una situazione effettiva di povertà grave.
La percentuale variava sensibilmente secondo le regioni: dall’1% del Lussemburgo e della Svezia si passava al 35% in Bulgaria e al 31% in Romania.
(Ticinolive/La Tribune.fr)
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Qualcuno lo dica a Barroso p.f.
E' quello che sta succedendo al Ticino - zona a sud della CH - paurosamente e totalmente a confine con la realtà EU/Italia.
Non vi sono più controlli alle dogane: vedi criminalità, rifugiati convogliati dalla vicina penisola a dichiararsi da noi, passaggio indiscriminato di persone e di merci, ...
Non vi sono più controlli sui posti di lavoro nei cantieri: subappalti, padroncini, lavoratori abusivi, ...
Non vi sono più controlli nel terziario: licenziamenti sistematici di Svizzeri e domiciliati per assumere frontalieri che vengono pagati di meno, ...
Signori, la nostra classe politica (eletta da noi o da chi???) VUOLE appiattire la Svizzera, portandola ai livelli europei. Mi dispiace dirlo: CI STA RIUSCENDO BENISSIMO!
Chiedetevi pure dove vi trovate, se per caso vi capitasse di imboccare l'autostrada in direzione Sud verso le 18.30/19.00 di sera ... in Europa :roll:
Diagnosi spietata ma estremamente realistica in tutti i punti esposti. I nostri politici sono miopi o/e incapaci?
IL PROBLEMA È MONETARIO.
Ma perche' mi tocca solo dare per ricevere sempre meno? Anzi ...
Il problema è monetario, concordo, in fondo, si tira l'acqua al proprio mulino e l'avidità non fa difetto a nessuno.
Ma il Ticino è piccolo e sta subendo un attacco frontale da Sud che lo farà implodere.
Altro che discorsi che sentivo fare qualche tempo fa ... "abbiamo prospettive straordinarie verso l'Italia", ancora un po' ... e ce la ritroviamo, tutta, a Lugano!
L'ambiguità del nostro sottostare a continue pressioni (vere o fasulle esse siano) e, nel contempo, cedere a dismisura nei confronti di chi fa la voce grossa, quasi per timore di essere considerati male.
Il lento stillicidio di misure e leggi che vengono approvate (dal CF senza nemmeno che noi ce ne accorgiamo) annualmente, ci stanno portando progressivamente ad essere equiparati agli Stati europei.
Si tratta di un raggiro bello e buono!
Abbiamo voluto la bicicletta e pedaliamo! (I bilaterali :cry: )
Intanto in Ticino, siamo già in Europa.
Il problema è monetario perché la competizione internazionale si basa su monete disoneste. Tutto il marcio deriva da qui. Se non si risolve il problema delle svalutazioni competitive soffriremo sempre di più. Alternative non ce ne sono. Purtroppo, a differenza di qualche decennio fa, oggi sono le maggiori potenze mondiali a fare ricorso allo strumento monetario per falsare le regole della concorrenza e, siccome sono anche armate, non ti consentono più di godere dei benefici di una moneta forte quando compri le loro materie prime: semplicemente te le fanno pagare di più. Così ti trovi "becco e bastonato", come si diceva dalle mie parti.
Un europeo su quattro minacciato da povertà o esclusione sociale!
Sfido: come fanno a far concorrenza ai cinesi le vecchie imprese manifatturiere europee se la Cina ha ancorato la sua moneta al coriandolo verde di Bernanke-tappabuchi?
È colpa della globalizzazione? NO! È colpa delle monete false.
Domanda: A CHI FANNO COMODO LE MONETE FALSE?
Il livello di benessere di cui ha goduto il Nord America ed EU occidentale in modo così esteso tra il 1950 e il 1990, non è ripetibile a livello globale.
Globalizzatione --> realta emergenti --> livellamento
Attorno al 1910, l'"occidente" produceva circa il 90% dei manufatti del mondo. Oggi siamo attorno al 40%.
Il fatto che realtà emergenti possano uscire dall'indigenza è positvo, ma ad una condizione: che ciò non avvenga attraverso svalutazioni competitive delle loro monete, come è accaduto e accade con la Cina (e accade anche con gli USA, che "emergenti" non sono ma puntano ad essere "ri-emergenti" attraverso il coriandolo verde armato).
Diversamente il tempo per cercare di riciclarsi può essere insufficiente, con le conseguenze che tutti vediamo.
E cerchiamo di contrastare quella sciagurata tendenza di approvare leggi e leggine per uniformarci all'EU.
Basta vedere da vicino gli sconsiderati esempi dei Paesi intorno a noi; la Francia, non la batte nessuno, ma anche l'Italia non scherza ...