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La Bibbia ricorda che il Signore creò i frutti il terzo giorno, prima della vita animale, che apparve nel quinto giorno della Creazione e della vita umana, che apparve il sesto giorno.
Si dice che l’Albero della vita al centro del Paradiso terrestre avesse dodici frutti. Un numero simbolico, il segno di un rinnovamento ciclico.
Questo albero, l’Albero della Conoscenza o della Scienza del Bene e del Male era lo strumento della caduta di Adamo e Eva, così come l’Albero della vita sarà in seguito il segno della redenzione di Israele.

Per capire quanto grande sia l’importanza che gli ebrei danno agli alberi e alla coltivazione della terra di Israele, nei giorni in cui si celebra la festa di Tu B’Shevat, il Capodanno degli alberi (quest’anno l’8 febbraio), si usa ricordare un celebre Midrash, Rabbi Yohanan Ben Zakaï, il quale diceva: “Se a un uomo che sta piantando un albero qualcuno venisse ad annunciare l’arrivo del Messia, questo uomo non dovrebbe avere esitazioni: prima dovrebbe piantare l’albero e solo dopo andare ad accogliere il Messia.”

(Ticinolive(JSSNews.com)