È morto oggi a Roma all’età di 93 anni Oscar Luigi Scalfaro, senatore a vita, presidente della Repubblica dal 1992 al 1999.
Nato a Novara nel 1918, magistrato, sedette in parlamento ininterrottamente dal 1946 al 1992. Fu ministro degli interni sotto Craxi (1983-1987). Nell’aprile 1992, primo anno di Tangentopoli, fu eletto presidente della Camera e un mese dopo, il 25 maggio, presidente della Repubblica.
Oscar Luigi Scalfaro fu un tipico democristiano. Fu apprezzato dalla sinistra e ben poco amato dalla destra, che lo accusava di avere complottato con la procura di Milano al fine di abbattere il giovane governo Berlusconi perpetrando il cosiddetto “ribaltone” (dicembre 1994).
Di lui si narra un divertente aneddoto risalente al lontano 1950. Nel ristorante romano “da Chiarina” in una calda giornata estiva una giovane e attraente donna osò togliersi un bolerino mostrando moderatamente le sue grazie agli astanti. Il democristiano Scalfaro allora si scatenò con improperi, aspramente rimproverando la malcapitata signora e giungendo a dirle in faccia: “Se lei veste in questo modo, è una donna disonesta!” La querela per ingiurie non giunse mai a conclusione, ma il boccaccesco episodio rimase appiccicato al bacchettone Oscar Luigi Scalfaro per il resto dei suoi giorni.
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Ah Ah Ah Questa non l'avevo mai sentita.
Povera signora! È stata trattata a pesci in faccia dall'Oscar Luigi.
Magari la signora aveva anche un bel DECOLLETE ...
Cara Redazione, ti scrivo ... così mi distraggo un po'...
Nella scelta degli aneddoti c'è già l'insidiosa condanna(?)... diceva il saggio.
Premesso che la mia posizione nei confronti dell'ex Presidente della vicina Repubblica, non è importante, perché openside è estraneo alla politica italiana, ho comunque trovato capzioso l'aneddoto "divertente" proposto da ticinolive. Per cui vi propongo un altro aneddoto ameno, quello di Leo Turrini, giornalista sportivo italiano che ci offre un'altra chiave di lettura.
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"""Oggi è stata annunciata la scomparsa di Oscar Luigi Scalfaro. Presidente della Repubblica italiana dal 1992 al 1999. Nonchè uno dei Costituenti: fu tra gli autori della Costituzione, tra il 1946 e il 1948. Come sapete, in questa sede io non parlo di politica e non parlo di calcio. Ritengo che in questo sgangherato Paese la faziosità reciproca sia tale da impedire, nella libera dimensione del Web, discussioni civili sulle due materie. E ciò basta a giustificare una opinione su quello che è diventata l'Italia, ehm ehm.
E dunque non parlerò di Scalfaro 'politico', lasciando ad ognuno il giudizio che crede.
C'è invece una cosa che mi preme ricordare. 1997. La Ferrari non vinceva in Formula Uno da anni diciotto e non è che il 'marchio' fosse, come dire, particolarmente popolare, in ragione appunto delle numerose, reiterate sconfitte. Ma nel 1997 la Ferrari tagliava il traguardo dei cinquant'anni. Scalfaro era il Presidente della Repubblica. Fu lui, dal Quirinale, a dire a Gianni Agnelli e a Montezemolo: beh, vittorie o non vittorie, voi siete un simbolo di questa nazione e vi aspetto a Roma per le celebrazioni. Con quel tedesco che guida la vostra macchina, ecco, come si chiama, sì, Schumacher. Così fu. Deve anche esserci, in giro, una bellissima foto, datata appunto 1997, che ritrae assieme Scalfaro, Schumi, Todt, Montezemolo, Agnelli e Piero Ferrari. Io poi con Scalfaro mi sono sentito un paio di volte al telefono, per faccende che riguardavano Gino Bartali. E conservo una sua lettera, molto bella e molto affettuosa. Le sue posizioni, in politica, possono essere condivise o meno. Ma era un ferrarista, quando si perdeva ogni due per tre. In questa sede, a me piace ricordarlo così. Leo Turrini."""
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Una form(ul)a... alternativa. :)
Più che "capzioso" lo definirei... poco originale.
In effetti, quando ieri l'ho letto, mi son trovato a leggerlo...
... per l'ennesima volta!
Riguardo all'Oscar Luigi è in assoluto il più noto.