I partecipanti al Forum economico mondiale di Davos, Christine Lagarde prima fra tutti, hanno esortato sabato i paesi della Zona euro a rafforzare i mezzi dei loro fondi di salvataggio alfine di suscitare fiducia per il futuro della moneta unica.
La Zona euro deve essere la prima ad agire, se vuole che gli altri Stati aumentino le capacità del Fondo monetario internazionale, che questo mese ha chiesto finanziamenti supplementari per 500 miliardi di euro.
“E’ giunto il momento di agire. La pressione si è fatta troppo intensa – ha dichiarato Christine Lagarde, direttrice generale del Fondo monetario parlando delle prospettive economiche 2012. Un dibattito nel quale è stata notata l’assenza dei dirigenti della Zona euro.
“E’ essenziale che gli Stati membri dell’Unione monetaria sviluppino la maniera di limitare il contagio – ha aggiunto Lagarde – e sviluppino un clima di fiducia affinchè i bisogni finanziari della Zona euro siano risolti.”
L’unico ministro europeo presente al dibattito presieduto da Lagarde era il britannico George Osborne, Cancelliere dello Scacchiere.
Osborne condivide l’opinione secondo cui la Zona euro deve rafforzare il suo dispositivo di protezione prima che gli altri paesi siano chiamati ad accrescere i contributi al Fondo monetario.
Gli ha fatto eco il ministro giapponese dell’Economia : “Senza un’azione decisa da parte europea, credo che i paesi in via di sviluppo non saranno d’accordo di versare nuovi contributi al FMI.”
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