Una gigantesca esplosione a un metanodotto della Snam Rete Gas (la maggiore società italiana nel trasporto e dispacciamento di gas naturale) ha provocato 10 feriti, 4 dei quali gravi, mercoledì pomeriggio a Barbaresco, frazione di Tresana, in provincia di Massa Carrara.
Lo scoppio ha aperto un cratere di quasi 30 metri di diametro, profondo una decina di metri. A terra sono rimasti gli operai che stavano lavorando alla conduttura del metanodotto, mentre le fiamme alte fino a 200 metri incenerivano tutto.
“E’ come se qui fosse caduto un aereo – hanno detto i soccorritori giunti sul posto. I feriti sono stati portati nei centri grandi ustionati di Pisa e Roma.
Sul posto numerosi mezzi dei vigili del fuoco e della Protezione civile. Difficile per loro lavorare sino a quando i tecnici non hanno chiuso il metanodotto.
Gli operai di due diverse ditte stavano lavorando in subappalto alla manutenzione del metanodotto Parma-La Spezia, che serve anche alcuni comuni della Lunigiana. Secondo la ricostruzione, all’origine dell’esplosione ci sarebbe la manovra errata di un escavatore che avrebbe tranciato uno dei condotti, causando la fuoriuscita immediata del gas. Una scintilla ha poi causato l’esplosione.