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Edo Bobbià sui benefici del gas naturale

Quale ruolo per il gas nell’approvvigionamento energetico? La domanda viene posta da Edo Bobbià, direttore della Metanord SA, in un intervento odierno sul Corriere del Ticino.
Ne riportiamo qui di seguito alcuni passaggi
.

“L’approvvigio­namento energe­tico e la sua pro­grammazione sono temi di grande attualità, specialmente do­po l’incidente nucleare di Fu­kushima. Ciò va­le evidentemente anche per il Ticino – scrive Bobbià – Una base sicura­mente valida su cui ragionare è co­stituita dal recente Piano energetico cantonale che vuole promuovere, influenzare e de­terminare alcune scelte a medio e lun­go termine… Però non sarà facile trovare energie alternative al nucleare, che il Consi­glio federale ha un po’ troppo fretto­losamente messo all’indice.
… Da alcuni mesi lavoro a Metanord, Monte Carasso, la società che sta pro­gressivamente portando il gas nel Ti­cino centrale. Ho iniziato un nuovo apprendistato per cercare di capire questo mon­do importante, complesso e sensibile dell’energia.
… l’ipotesi di rifornimento a gas di abitazioni e industrie, oltre che mol­to conveniente dal punto di vista fi­nanziario, avrà modo di affermarsi anche quale affidabile vettore ener­getico in attesa di un futuro svilup­po del­le energie alternative rinnovabili.
Per quanto concerne le fonti di approvvigionamento di gas naturale si può essere tranquilli poiché situate in di­verse regioni del Nord Europa oltre che in Nord Africa, per un totale di 12 paesi diversi.
In Ticino l’86% del ri­scaldamento delle abitazioni è garan­tito con energia fossile. Prossimamente, per disposizio­ne cantonale e federale, si dovrà far conto sul risanamento dei tank e del­le caldaie (centrali termiche). Nuovi riscaldamenti elettrici sono proibiti in tutta la Svizzera. Quelli già attivi sono di difficile e costosa sostituzione… Credo vi sia spazio tra le diverse ma non numerose alternative, di valutare anche l’opzione gas. Conside­rati i costi d’impianto e quelli di ge­stione a medio-lungo termine, può certamente essere competitivo.
… La Svizzera manda nell’ambiente lo 0,2% di CO2 rispetto alle emissioni mondiali. Un dato quantitativo as­sai modesto … Fin­tanto che i grandi consumatori (Ci­na e USA) ma anche l’Italia non li­miteranno le emissioni, i nostri pur lodevolissimi sforzi paesani risulte­ranno quasi vanificati.
Con il gas, il Ticino potrà disporre di una fonte energetica supplementare sicura e a buon prezzo, che contribuirà oltretut­to a ridurre le attuali emissioni noci­ve dei riscaldamenti.”

Redazione

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