Il video dei quattro Marines che urinano su tre corpi di combattenti talebani ha già fatto il giro del mondo e per le diplomazie occidentali inizia l’ennesima arrampicata sugli specchi.
Il Quartier Generale dei Marines assicura che le azioni mostrate nel video amatoriale “non sono conformi ai nostri valori fondamentali” e annuncia l’apertura della solita inchiesta.
John Kirby, portavoce del Pentagono, si dice sconvolto dalle immagini e aggiunge: “Qualunque siano le circostanze, è un comportamento madornale e inaccettabile da parte di un membro militare”.
Ci mancherebbe! Augurare una bella giornata al cadavere di un nemico appena ucciso pisciandogli addosso (il sonoro del filmato dice proprio questo) è un tantino difficile da difendere, anche per la superpotenza planetaria. Verranno a dirci che sono quattro teste calde e che verranno punite, ma sappiamo che questo è ciò che compiono gli eserciti, tutti, anche il nostro se fosse messo con le spalle al muro.
Infatti, suona un po’ ipocrita la reazione politica dei Talebani che parla di “barbarie” tale da non compromettere però il colloquio con gli USA e lo scambio di prigionieri. Del resto cosa aspettarsi da chi attiva bombe umane con minorati mentali, invalidi e adolescenti? E quali sono i valori fondamentali sbandierati dagli occupanti? Giocare con le bombe intelligenti sulla popolazione, torturare i prigionieri in barba alle convenzioni di guerra, i droni Predator per l’eliminazione della dirigenza politica della Resistenza, le vergogne dei lager come Abu Graib e Guantanamo? O avranno la “tolla” di dirci che esportare la democrazia indebolisce … i reni?
Carlo Curti, Lugano