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Spazzatura. Così Fitch declassa il rating dell’Ungheria

L’agenzia statunitense di rating Fitch ha declassato il merito di credito dell’Ungheria portandolo al livello di “junk” ossia spazzatura. In questo modo ha seguito la decisione già intrapresa da Standard & Poor’s e Moody’s.

Fitch ha comunicato che “Il declassamento dell’Ungheria riflette il deterioramento della posizione fiscale del paese, delle condizioni di finanziamento e delle prospettive di crescita, causate in parte dalle politiche economiche poco ortodosse, che hanno minato la fiducia degli investitori e complicato gli accordi su un nuovo aiuto da parte dell’Europa e del Fondo Monetario Internazionale.”

A inizio gennaio il Parlamento di Budapest aveva infatti adottato una nuova e controversa legge sulla Banca centrale ungherese, suscitando forti critiche da parte del Fondo monetario internazionale e della Banca centrale europea.
Queste istituzioni avevano deplorato la concentrazione della politica monetaria nelle mani del primo ministro Viktor Orban e la conseguente limitazione delle competenze del governatore dell’istituto centrale ungherese.

Redazione

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  • Orban, deve risolvere a breve i guai economici prodotti in anni di governo sinistroide. Lo fa contro questa UE co-responsabile del dissesto ungherese ed alza giustamente i toni.
    Pronta la reazione perfida di Fitch, che taglia il rating del Paese e lo classifica come "spazzatura".
    Il presidente ungherese Orban dimostra se non altro di avere le palle (quelle che mancano a molti attori politici "nostri" ed europei).
    Egli antepone giustamente gli interessi del suo Paese, che in questo momento confliggono palesemente con gli interessi del duo Fasano (Merkel-Sarkò) e degli USA e delle sue banche fallite.

  • Ma quando la maggior parte (poniamo) degli stati
    avrà un rating "spazzatura",

    che cosa succederà?

  • Povere banche CH......... a no dimenticavo c`é sempre l`"errore morale" che le salverà.

    Chi pagherä non é dato sapere

  • Così come si temeva Berlusconi in Italia, ora si teme Orban in Ungheria, attaccato dal regime illiberale di questa europa monetaria del ca@@o, che vuole legiferare oltre i governi nazionali costituiti (quelli votati dal popolo perlomeno).
    Il premier ungherese vuole cambiare la costituzione con nuove regole, senza intaccare le libertà civili e far funzionare in modo liberale (libero) il suo Paese. Tanto di cappello se mai ci riuscirà, ma è giusto tentarci. Ieri in Italia, oggi in Ungheria è in atto un losco e spregevole tentativo di strozzare un meccanismo decisionale democratico per sostituirlo con qualcosa di nebuloso, lontano da norme e non convalidato da nessuna legittimazione. Un potere tecnico burocratico perfido e cinico.

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