Migliaia di persone sono scese in piazza nella capitale ungherese per protestare contro la nuova Costituzione e la politica del governo del primo ministro Viktor Orbàn. La richiesta dei manifestanti all’Unione europea è di accrescere la pressione sul governo di Budapest.
Il Parlamento di Budapest ha adottato venerdì scorso la nuova e controversa legge sulla Banca centrale ungherese. Il Fondo monetario internazionale e la Banca centrale europea avevano criticato il progetto di legge che mirava a limitare le competenze del governatore dell’istituto centrale.
L’Europa non deve tollerare la concentrazione della politica monetaria nelle mani del premier Orbàn, scrive oggi il quotidiano francese Libération : “La questione non è determinare se i rischi economici provocati dalla politica di Orbàn siano sopportabili per l’Unione europea, viste le ridotte dimensioni dell’economia ungherese, né di determinare se l’indipendenza delle Banche centrali è un principio che serve agli interessi dell’Europa.
La questione è piuttosto sapere se sia accettabile che un paese membro dell’Unione europea assuma un atteggiamento in opposizione a quanto sancito dal Trattato di Maastricht.
La Commissione europea deve chiedersi quale Europa vuole vedere emergere: se vuole un’Europa forte e unita allora deve pretendere il rispetto delle regole del trattato e non tollerare che i mezzi finanziari ungheresi siano gestiti e manipolati dal primo ministro Orbàn.”
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I rossi, quando non sono al potere scendono in piazza e non lasciano lavorare il governo legittimamente votato dai cittadini.
Grande Viktor Orbàn che ha avuto il coraggio civico di dire che l'Ungheria NON crede nell'UE.