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Un’interessante intervista sul Corriere del Ticino porta sulla scena Giovanni Poloni, il presidente dei giovani liberali radicali nel giorno in cui il Co­mitato cantonale del PLRT si riunirà per vagliare – ed eventualmente ratificare – la proposta di nominare Ga­briele Gendotti vicepresidente ad interim, con funzione di coordina­tore del partito.

“Non siamo dei rottamatori, né ab­biamo la presunzione di occupare posizioni senza avere un’esperien­za alle spalle – commenta Poloni – Siamo a disposizio­ne per collaborare con chi non ha avuto spazio precedentemente. Penso alla fascia tra i 30 e 40 anni che è stata bruciata. Noi lavoriamo bene, ma siamo di età compresa fra i 18 e i 35 anni.
… L’importante è far capire che i gio­vani ci sono, lavorano insieme, in un anno e mezzo hanno raccolto più di ventimila firme a sostegno di svariate proposte e sono riusci­ti a far eleggere quattro granconsiglieri, unitamente alla buona vota­zione di Nicola Pini per il Naziona­le.
Nel momento più difficile per il partito, il movimento giovanile ha raggiunto il suo massimo splendo­re.”

Al giornalista del CdT che chiaramente gli chiede : “In concreto, rivendicherete o no la successione di Walter Gianora alla presidenza?” Poloni risponde : “Vogliamo una Commissione cerca che lavori secondo un processo de­mocratico. Siamo per il rinnovamen­to, ma non escludiamo a priori di col­laborare con chi si vuol mettere a di­sposizione per il bene del partito, che si occupi dei problemi dei ticinesi e soprattutto del Sottoceneri, dove ab­biamo perso consensi e progettua­lità. L’importante è anche che stase­ra ci sia un dibattito nel Comitato cantonale, il quale non deve solo fun­gere da mero gremio di ratifica.”